Blatter lascia, palla al Congresso

Blatter lascia, palla al Congresso.
Colpito e affondato dai casi di corruzione, Joseph Blatter lascia. Lo annuncia in quella che chiama conferenza stampa, ma che è un realtà una dichiarazione senza platea, senza domande, senza contraddittorio. Il re lascia, ma lascia a modo suo. E lo fa convocando contestualmente un congresso straordinario che elegga il suo successore. L'impressione è che siano dimissioni a orologeria. Sul piano politico è la vittoria di Michel Platini. Il principe giordano Ali Ben Al-Hussein, sconfitto pochi giorni fa, ha annunciato l'intenzione di ricandidarsi. Forse lo farà anche Luis Figo, torneranno a galla fazioni e tribù in rappresentanza di interessi diversi. Senza il vecchio Sepp, la Fifa respira una boccata di democrazia con rischi concreti di un'anarchica deriva. E qui ci starebbe il colpo di scena di Platini. Che coniugando esperienza e voglia di nuovo potrebbe anche prendersi la Fifa. Sempre che di qui a gennaio, di qui al congresso il vecchio leone Blatter non se ne inventi un'altra delle sue. Un'altra di quelle che lo fatto per 17 lunghi anni padre-padrone del calcio mondiale.

r.c.

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