Lega Pro, il doppio colpo di Forlì e Santarcangelo
Il gol di Adobati dopo appena 7 minuti riporta un po' di sereno in Romagna, mentre dalla parte di là in tutto il primo tempo c'è solo questo doppio tentativo di Bovo prima e Guidone poi entrambe murati.
Ci vorrebbe una Reggiana al giorno per il Forlì che contro i granata hanno fatto festa anche al Morgagni: Sbaffo calcia altissimo, la punzione di Genevier è larga. Solo nell'ultima parte di partita i padroni di casa intensificano le manovre in acque territoriali nemiche, prestando il fianco però a ripartenze potenzialmente letali. Perilli deve metterci le mani su Tentoni, di là invece Cesarini cerca l'angolo lontano, ma non prende il giro giusto. E allora l'affondo del Forlì va vicino a raddoppiare, Alimi apre troppo il piattone.
Proteste garbate quasi sottovoce quando Guidone va giù e tutti a mucchia su Turrin quando smorza l'ultima idea di giornata a Genevier.
Il Santarcangelo fa coriandoli della Maceratese e tiene vivo il sogno play off da acchiappare o meno contro l'Albinoleffe in un'ultima giornata che si è una finale. Merini di testa trova Forte non troppo reattivo e il vantaggio stappa un primo tempo dal sapore barrique tanto legno c'è in giro.
Il primo: Allegretti fa tutto da solo. Palo.
Il secondo, Turchetta parte da destra e spara. Palo.
Tutto questo sbattersi produce alla Maceratese il gol del pari. Se lo intesta, di testa, Marchetti. E prima dell'intervallo palo numero 3, stavolta lo timbra il Santarcangelo con l'esterno di Cori.
La ripresa comincia con l'episodio chiave: a Bondioli, già ammonito, si rompe l'abs e va dritto su Merini. Secondo giallo e ospiti in 10.
Quindi Santarcangelo show: Merini la mette e Cori incorna il nuovo definitivo vantaggio. Adesso è solo questione di tempo e di numeri: Merini forte e teso, Marchetti in anticipo su tutto la mette nella sua porta.
Il poker invece è sfoggio di classe di Jadid che cambia direzione, si accentra e dipinge col sinistro.
La quinta meraviglia è una verticalizzazione dello stesso Jadid che manda dentro il subentrato Ungaro. E ora l'ultimo giro di roulette, un Leffe di mezzo tra sogno e realtà.
r.c.