L'ombra del calcio scommesse in Inghilterra

L'ombra del calcio scommesse in Inghilterra.

Il cancro del calcio italiano è passato sotto la nomenclatura “calcio scommesse”. In Gran Bretagna sarà coniugato attorno al termine betting. Già, perché anche la tanto declamata e adamantina correttezza british ha iniziato a scricchiolare. Non sono passate che alcune settimane dalle dichiarazioni di Helen Grant, ministro della Cultura, che assicurava come non esistesse il reale bisogno di legiferare in materia, ventilando una correttezza fatta di sole apparenze. Una sottile foschie subito dissipata dagli agenti della NCA (National Crime Agency), la cui operazione ha portato a sei arresti riconducibili – pare – a Wilson Raj Perumal, il boss di Singapore che ha gestito le partite truccate nelle ultime tre decati. Tra gli arrestati ci sono inoltre anche tre calciatori e Delroy Facey, procuratore ed ex attaccante di Bolton e Hull.
Dopo due settimane esatte di inchiesta e una serie di incontri al Marriott di Manchester, il sistema di combine è stato svelato. Erano sufficienti 50.000 sterline per truccare partite di Football Conference, l'ultimo gradino del professionismo inglese: un'ammonizione nei primi dieci minuti da parte di un giocatore corrotto con 5.000 sterline era il segnale.
La Football Association ha annunciato in un comunicato ufficiale che non rilascerà dichiarazioni, finché non sarà fatta piena luce sulla vicenda.

LP

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