Padova-Fano 3-0: per i veneti anche tre legni

Nel giorno in cui festeggia il suo 107° compleanno – con tanto di “Nessun Dorma” e di parata coi ragazzi dell'Academy in campo – il Padova si regala un netto 3-0 sul Fano ultimo in classifica. Mai in discussione il successo dei veneti, che dimenticano la caduta di Forlì portandosi a -4 dalla vetta. Viceversa l'arrivo in panchina di Cuttone non dà la scossa agli ospiti, capaci di appena tre punti nelle ultime 10.

L'inizio del match è degno della coreografia che lo apre: Madonna riceve al limite da Dettori e scarica sull'incrocio, Altinier è in agguato ma svirgola il tap-in. 4' e Andrenacci respinge la schiacciata di testa di Russo, Mandorlini rimette in mezzo e Lanini si fa auto-traversa; sugli sviluppi la palla finisce a Berardocco che col sinistro la piazza a un soffio dal palo. E dato che non c'è due senza tre, al 21° la punizione dalla lunetta di Emerson sbatte ancora una volta sul legno orizzontale, poi Russo tenta senza fortuna il capolavoro in rovesciata.

Il Fano mette la testa fuori col gran sinistro dalla distanza di Gabbianelli che sibila di poco a lato, quindi è di nuovo Padova. Al 31° Neto trova finalmente il gol, l'arbitro però glielo nega per carica di Altinier su Andrenacci. 4 giri d'orologio e il brasiliano segna per davvero, ubriacando il già di per sé precario Zullo e scaricando in rete il destro a incrociare. La reazione ospite si esaurisce nell'imbucata di Gabbianelli per il liberissimo Lanini, il cui cross basso viene spedito alle stelle da Schiavini.

Si vivacchia fino al 56°, quando il Padova la chiude: punizione sulla barriera di Dettori, botta mancina di Favalli e respinta centrale di Andrenacci dritta su Altinier, stavolta freddo nel controllare e nel colpire. Palla al centro ed ecco il tris di Cappelletti, che sul corner di Emerson salta più di tutti e incorna sotto la traversa. Il solito Gabbianelli prova a rivitalizzare i suoi avviando un poco fruttuoso mischione in area, ma niente. E allora Cappelletti salta Ashong e va col sinistro da fuori, mancando la doppietta per pochi centimetri.

RM

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