Al Padova bastano 31' di Guidone per regolare un Mestre in striscia positiva da cinque turni e prendersi la vetta del Girone B. Un 2-1 deciso dai primi gol stagionali dell'ex Santarcangelo e dagli assist del classe '97 Davide Marcandella, trequartista che fino a ieri aveva giocato solo 10' tra i pro.
Cappelletti che al 1° incorna alto su punizione di Contessa è il preludio di un match scoppiettante, nel vivo già all'8°: Belingheri apre a sinistra per l'avanzata di Marcandella, che alza lo sguardo e la mette sul secondo palo per la spaccata vincente di Guidone. Beccaro prova a impattarla a giro su appoggio di Fabbri, il pallone rimbalza sull'incrocio e viene rimesso in mezzo da Lavagnoli per il colpo di testa – fuori bersaglio – di Sottovia. Subito dopo ancora Lavagnoli riceve a destra da Beccaro e crossa per l'inzuccata di Neto Pereira, Bindi blocca in tranquillità.
Dopo la sfuriata arancione il pallino torna al Padova: Contessa per la testa di Mandorlini che non inquadra, poi Favaro controlla bene il suo palo e si oppone al mancino ravvicinato di Belingheri. L'out di destra si conferma il punto debole del Mestre, infatti anche il raddoppio nasce da lì: Marcandella si libera di Gritti – con Zironelli che invoca invano il fallo – avanza fino a Favaro e infine scarica a Guidone che completa l'opera. Con la ripresa riparte l'arrembaggio mestrino: Neto Pereira gira intorno a Pinzi e ispira il diagonale di Rubbo deviato in angolo da Cappelletti, poi chiude di tacco un triangolo che Boscolo sciupa calciando in bocca a Bindi. Sul ribaltamento Marcandella potrebbe chiuderla su lancio di Pinzi ma sbatte sulla parata di Favaro, Guidone e Capello sono lì ma non ne approfittano.
Quindi Sodinha in area per Fabbri che cade sull'uscita di Bindi: l'esterno si sgola per il rigore, l'arbitro dice che il portiere non lo prende e il replay non chiarisce del tutto. Gli sforzi ospiti sono premiati al 68°, quando la rovesciata di Sottovia su azione d'angolo diventa un assist per la zampata dell'ex Neto Pereira. Politti rischia di vanificare il gol con un cambio-lato suicida, Belingheri si inserisce e va con un siluro sul quale Favaro è perfetto. Dopodiché Cisco slalomeggia tra Fabbri e Politti e serve ancora Belingheri, stavolta sono Lavagnoli e Perna a fermarlo. Il destro dal limite appena alto di Bonaldi è l'ultimo brivido per il Padova, che con questa fa 7 vittorie nelle ultime 9.
RM
Cappelletti che al 1° incorna alto su punizione di Contessa è il preludio di un match scoppiettante, nel vivo già all'8°: Belingheri apre a sinistra per l'avanzata di Marcandella, che alza lo sguardo e la mette sul secondo palo per la spaccata vincente di Guidone. Beccaro prova a impattarla a giro su appoggio di Fabbri, il pallone rimbalza sull'incrocio e viene rimesso in mezzo da Lavagnoli per il colpo di testa – fuori bersaglio – di Sottovia. Subito dopo ancora Lavagnoli riceve a destra da Beccaro e crossa per l'inzuccata di Neto Pereira, Bindi blocca in tranquillità.
Dopo la sfuriata arancione il pallino torna al Padova: Contessa per la testa di Mandorlini che non inquadra, poi Favaro controlla bene il suo palo e si oppone al mancino ravvicinato di Belingheri. L'out di destra si conferma il punto debole del Mestre, infatti anche il raddoppio nasce da lì: Marcandella si libera di Gritti – con Zironelli che invoca invano il fallo – avanza fino a Favaro e infine scarica a Guidone che completa l'opera. Con la ripresa riparte l'arrembaggio mestrino: Neto Pereira gira intorno a Pinzi e ispira il diagonale di Rubbo deviato in angolo da Cappelletti, poi chiude di tacco un triangolo che Boscolo sciupa calciando in bocca a Bindi. Sul ribaltamento Marcandella potrebbe chiuderla su lancio di Pinzi ma sbatte sulla parata di Favaro, Guidone e Capello sono lì ma non ne approfittano.
Quindi Sodinha in area per Fabbri che cade sull'uscita di Bindi: l'esterno si sgola per il rigore, l'arbitro dice che il portiere non lo prende e il replay non chiarisce del tutto. Gli sforzi ospiti sono premiati al 68°, quando la rovesciata di Sottovia su azione d'angolo diventa un assist per la zampata dell'ex Neto Pereira. Politti rischia di vanificare il gol con un cambio-lato suicida, Belingheri si inserisce e va con un siluro sul quale Favaro è perfetto. Dopodiché Cisco slalomeggia tra Fabbri e Politti e serve ancora Belingheri, stavolta sono Lavagnoli e Perna a fermarlo. Il destro dal limite appena alto di Bonaldi è l'ultimo brivido per il Padova, che con questa fa 7 vittorie nelle ultime 9.
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