Pallone d'Oro 2023, il vincitore è per l'ottava volta Leo Messi
Nella lista dei migliori 30 l'unico italiano presente è Nicolò Barella
Può un Pallone d'Oro assegnato a Lionel Messi essere qualcosa di mai visto? Ebbene sì, benché per la Pulce si tratti dell'8° nelle ultime 14 edizioni. Per la prima volta in assoluto, il premio di miglior calciatore al mondo va a chi milita fuori dall'Europa: con lui esultano la MLS americana e l'Inter di Miami, fondata solo nel 2018 ma che, nelle sue fila, può già vantare un Pallone d'Oro.
[Banner_Google_ADS]
Un premio divenuto sempre più cervellotico nella sua assegnazione, che adesso guarda alla stagione – e non più all'anno solare – e dunque tira dentro anche il Mondiale in Qatar, il primo giocato nell'autunno boreale. Di fatto Messi si è assicurato il Pallone d'Oro con quasi un anno d'anticipo, guidando l'Argentina a un titolo iridato atteso 36 anni a suon di gol (7, di cui due in finale) e assist decisivi. Leo finalmente come Maradona, finalmente trascinatore di un'Albiceleste che, nonostante il record di presenze e reti, fino all'accoppiata Copa America-Mondiale non era mai stata davvero sua.
Quel che è venuto dopo è stato mero contorno: 21 reti – tanto per quasi tutti, minimo sindacale per i suoi standard da fenomeno assoluto – nella solita stagione incolore del Paris Saint Germain, campione in Francia e fuori agli ottavi di Champions. Poco o nulla in confronto a chi lo segue sul podio del Pallone d'Oro: Erling Haaland, 52 reti in 53 partite in stagione, capocannoniere di Premier e Champions e andato di treble col City, per quanto ectoplasmico nelle gare decisive; e Kylian Mbappé, 41 gol in 43 partite in stagione e capocannoniere in un Mondiale da 8 reti, con tripletta nella finale persa contro l'Argentina. Per quanto il francese alla fine sia soltanto bronzo è in Qatar, con ogni probabilità, che si è assegnato il Pallone d'Oro, l'ultimo dell'era Messi-Cristiano Ronaldo. Ora che entrambi hanno lasciato l'Europa, l'argentino va a +3 dal portoghese, secondo in albo d'oro dietro di lui e, come smacco finale, fuori dalla classifica, mentre il rivale saluta in trionfo.
Migliore al mondo nel '09, '10, '11, '12, '15, '19, '21, '23, Messi saluta il calcio d'elite con questo bottino. Non del tutto giusto, alcuni gridano vendetta e quello macchiato dagli 0 gol nel Mondiale in Sudafrica è forse il più scandaloso di sempre; ma quasi niente sbagliato, per chi, con Pelé e Maradona, sta nella santissima trinità del calcio.