Al lavoro sporco sul Padova c'ha già pensato la FeraliSalò, così al Parma basta il 2-0 casalingo sulla Maceratese per ricacciare a -1 i patavini e riprendersi il secondo posto. Una gara bellissima sbloccata dopo appena 100”: la respinta corta di Bondioli finisce a Scavone che va da Calaiò, l'Arciere prova a ridargliela di tacco e invece trova Nocciolini pronto ad anticipare Sabato, girarsi e piazzarla a fil di palo. Elegante e rapace l'11° in campionato dell'ex Forlì, degna conclusione dell'assist del compagno.
Non si pensi però che la Maceratese, reduce da otto punti in quattro partite, sia al Tardini per fare da comparsa: Ventola si fuma Baraye a centrocampo e lancia a destra Franchini, cross sul palo lontano per Allegretti che controlla ma sbatte sul muro di Scozzarella. Il Parma ha fretta di chiuderla: Iacoponi stacca in libertà su un corner da destra, palla sugli spalti. Quindi Calaiò per Baraye che restituisce il favore a Ventola, mette a sedere Bondioli e scarica sui gioielli del povero Sabato. Pur colpito nell'intimo il terzino si riprende in fretta e saggia i riflessi di Frattali con una punizione dalla distanza.
Sull'angolo che segue Baraye recupera palla al limite dell'area e parte: ne esce un coast to coast chiuso dall'apertura a destra per Scozzarella, che vanifica il tutto controllando male e tirando peggio. Il senegalese trova maggior collaborazione quando, dopo il triangolo con Scavone, innesca l'inserimento di Calaiò, che di punta anticipa Sabato per il raddoppio crociato.
A cavallo dei due tempi la Maceratese prova a scuotersi col siluro appena a lato di Franchini, con la botta di Allegretti bloccata in due lunghi tempi da Frattali e con la punizione di Quadri, sulla quale Di Cesare chiude in angolo. Lasciato sfogare l'avversario il Parma torna a pungere: sempre Baraye per Scavone, che sente avvicinarsi Ventola e regala un tuffo da oro olimpico. Rigore discutibile quanto l'esecuzione di Calaiò, sul cui tiraccio debole e centrale Forte s'inchina e respinge di piede.
Prima dei titoli di coda, un'occasione per parte: Frattali blocca in scioltezza la conclusione dal limite di Allegretti, poi Corapi in area per Calaiò che impatta di testa, ma non inquadra.
RM
Non si pensi però che la Maceratese, reduce da otto punti in quattro partite, sia al Tardini per fare da comparsa: Ventola si fuma Baraye a centrocampo e lancia a destra Franchini, cross sul palo lontano per Allegretti che controlla ma sbatte sul muro di Scozzarella. Il Parma ha fretta di chiuderla: Iacoponi stacca in libertà su un corner da destra, palla sugli spalti. Quindi Calaiò per Baraye che restituisce il favore a Ventola, mette a sedere Bondioli e scarica sui gioielli del povero Sabato. Pur colpito nell'intimo il terzino si riprende in fretta e saggia i riflessi di Frattali con una punizione dalla distanza.
Sull'angolo che segue Baraye recupera palla al limite dell'area e parte: ne esce un coast to coast chiuso dall'apertura a destra per Scozzarella, che vanifica il tutto controllando male e tirando peggio. Il senegalese trova maggior collaborazione quando, dopo il triangolo con Scavone, innesca l'inserimento di Calaiò, che di punta anticipa Sabato per il raddoppio crociato.
A cavallo dei due tempi la Maceratese prova a scuotersi col siluro appena a lato di Franchini, con la botta di Allegretti bloccata in due lunghi tempi da Frattali e con la punizione di Quadri, sulla quale Di Cesare chiude in angolo. Lasciato sfogare l'avversario il Parma torna a pungere: sempre Baraye per Scavone, che sente avvicinarsi Ventola e regala un tuffo da oro olimpico. Rigore discutibile quanto l'esecuzione di Calaiò, sul cui tiraccio debole e centrale Forte s'inchina e respinge di piede.
Prima dei titoli di coda, un'occasione per parte: Frattali blocca in scioltezza la conclusione dal limite di Allegretti, poi Corapi in area per Calaiò che impatta di testa, ma non inquadra.
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