Pisa-Forlì 0-1

Per Vanigli più che un debutto è uno spettacolo. Vince a Pisa, vince all'Arena dove combatteva e prendeva fischi da capitano del Livorno. Il suo Forlì è un mix di coraggio e Scotti. Decisivo il portiere soprattutto a metà tempo quando gli uomini di Piero Braglia provano a forzare la partita. Romagnoli comunque spavaldi come mai in questa stagione lontano da casa. Melandri prova, Lisuzzo e Pelagotti si associano e si salvano. E di là c'è il numero uno che (da buon scuola Fiorentina) sente aria di debry e vola su Frediani. Spingono i toscani, Misuraca pone la sua candidatura per il vantaggio, altro balzo di Scotti. Ma al 28' l'Arena pregusta la festa, Fantini si aggrappa ad Arma e l'arbitro Rasia va deciso sul dischetto. Meno deciso il bomber Arma, che angola ma non spinge e l'indemoniato Scotti arriva anche lì. L'episodio spegne i padroni di casa, che prima dell'intervallo concedono a Pettarin un piazzatone che pizzica la parte alta dell'incrocio. Dopo l'intervallo il match è equilibrato e meno frizzante. Melandri tiene palla, poi si inventa con Docente la combinazione che lo mette fronte alle porta in posizione di sparo. Il tiro a giro fa secco Pelagotti e schianta le speranze dell'Arena. Il Pisa adesso è volontà senza lucidità. Scotti è il solito muro e a quelli di braglia salta anche la brocca. Di Cuonzo, ad esempio, già ammonito scalcia Docente e va sotto la doccia. Il triplice fischio è il trionfo di Vanigli, di Scotti, di tutto il Forlì.

r.c.

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