Il Pisa di Gattuso mette il piede tra stipite e porta: alla SPAL non riesce di chiudere col botto il campionato che i nerazzurri tiene aperto d'uno spiraglio. Davanti ai 10mila tifosi dell'Arena Garibaldi e ad un settore ospiti andato esaurito, le due migliori formazioni del campionato si danno battaglia fin dai primissimi minuti, quando Cottafava deve intervenire sul traversone di Ignacio Lores Varela.
Sono i nerazzurri a far vedere le cose migliori del primo tempo, tornando nuovamente pericolosi con l'uruguagio al 36'.
Così, quasi inaspettatamente e con un gollonzo da Mai Dire Gol, è la SPAL a passare in vantaggio, col colpo di testa di Mora che trova impreparati Bindi e Çani.
Non perde tempo il Pisa, che si rende subito pericoloso con Mannini. L'ex Napoli fornisce poi l'assist a Polverini, che sbatte su un monumentale Contini, poi Varela spara alle stelle da due passi.
Nel finale di frazione ammonito Nicolas Giani per aver fermato così Edgar Çani: sarà un cartellino giallo pesante.
Il Pisa ci mette anche la garra nella ripresa: Varela e Peralta sradicano il pallone dai piedi di Mora: l'ala di Posadas scarica un mancino all'incrocio e rimette in discussione il match dell'Arena, in visibilio per la seconda rete – attesa quasi 6 mesi – dell'italo-argentino.
Pisa on fire, direbbero al di là dell'oceano, e che mette la freccia all'ora di gioco: Golubovic la mette col mancino sul palo più lontano, dove Mannini sbuca alle spalle di Gasparetto e ribalta le sorti dell'incontro col quarto sigillo in stagione.
Sul sinistro di Antonio Montella anche il 3-1, che finisce però in curva. La SPAL chiude poi in dieci per l'espulsione di Giani, che si merita il secondo giallo per il brutto intervento ai danni di Mannini. Il difensore spallino salterà così la sfida di settimana prossima col Santarcangelo che Zauli si augurava fosse di troppo per la SPAL. Non è così, perché il Pisa – con l'ardore simbolo del proprio allenatore – torna a -5 e lega ancor più con una delle tifoserie più belle e calde d'Italia.
LP
Sono i nerazzurri a far vedere le cose migliori del primo tempo, tornando nuovamente pericolosi con l'uruguagio al 36'.
Così, quasi inaspettatamente e con un gollonzo da Mai Dire Gol, è la SPAL a passare in vantaggio, col colpo di testa di Mora che trova impreparati Bindi e Çani.
Non perde tempo il Pisa, che si rende subito pericoloso con Mannini. L'ex Napoli fornisce poi l'assist a Polverini, che sbatte su un monumentale Contini, poi Varela spara alle stelle da due passi.
Nel finale di frazione ammonito Nicolas Giani per aver fermato così Edgar Çani: sarà un cartellino giallo pesante.
Il Pisa ci mette anche la garra nella ripresa: Varela e Peralta sradicano il pallone dai piedi di Mora: l'ala di Posadas scarica un mancino all'incrocio e rimette in discussione il match dell'Arena, in visibilio per la seconda rete – attesa quasi 6 mesi – dell'italo-argentino.
Pisa on fire, direbbero al di là dell'oceano, e che mette la freccia all'ora di gioco: Golubovic la mette col mancino sul palo più lontano, dove Mannini sbuca alle spalle di Gasparetto e ribalta le sorti dell'incontro col quarto sigillo in stagione.
Sul sinistro di Antonio Montella anche il 3-1, che finisce però in curva. La SPAL chiude poi in dieci per l'espulsione di Giani, che si merita il secondo giallo per il brutto intervento ai danni di Mannini. Il difensore spallino salterà così la sfida di settimana prossima col Santarcangelo che Zauli si augurava fosse di troppo per la SPAL. Non è così, perché il Pisa – con l'ardore simbolo del proprio allenatore – torna a -5 e lega ancor più con una delle tifoserie più belle e calde d'Italia.
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