Applausi rinfrescanti e risultato finale che ingentilisce anche il caldo africano. Rimini ricomincia di qui e adesso gioca la partita più importante, quella di un futuro sul quale adesso si può lavorare. Che sia migliore o peggiore di questo non è dato saperlo. Ma ci sarà. Fosse retrocessa la squadra probabilmente avrebbe trascinato nel baratro anche la società. Ma come faceva a finire male? D'accordo l'anno maledetto ma il play out ha detto quello che ad un certo punto era tutto tranne che scontato. Il Rimini non c'entra nulla con almeno la metà delle squadre di C2 e chi l'aveva costruita per puntare al salto non aveva fatto tutto sto macello. Con i ragazzi e D'Angelo si sono salvati anche Giovanni Sama e Paolo Bravo che le fibrillazioni sopraggiunte hanno portato a scendere in corsa. L'applauso di chi ha resistito al richiamo del mare va anche a loro. Sul campo è una specie di passerella. Il Gavorrano è praticamente retrocesso all'andata e si presenta senza Orrico in panchina e con una magliaccia rimediata per l'ultima tra i professionisti. I toscani lanciano già la linea verde, il Rimini passa su calcio piazzato. Punizione e gran sponda di Taddei per Brighi.
Ancora un minuti e ci potrebbe essere ancora gloria per Baldazzi, ottimo il break, bello il petardo appena fuori. La Toscana si organizza un paio di volte prende anche un legno di sfiga che non cambierebbe comunque l'oggetto del pomeriggio. Nel giro di poco va ancora dentro il Rimini, Taddei si invola e non trova tempo e spazio per il tiro ma l'appoggio comodo per Morga.
L'unica preoccupazione in attesa del secondo tempo e' tutta per Luca D'Angelo. Riuscirà a farcela dentro quello scaramantico giubbottino in pelle che fa pensare al coccolone più che alla salvezza. Alla fine vince la versione crisi del cappotto di Ulivieri. Ce la farà, tanto per dire tal Callai vice Orrico fa un paio di cambi così per passare il tempo. Si fa male Taddei che cade sulla spalla ed è un gran peccato infortunarsi così. Sono le scorie di una stagione maledetta finita bene e di un'estate rovente al capitolo rifondazione. Cercasi forze fresche per ricominciare con prospettive un po' diverse. Nocciolini, a festa inoltrata, segna un gol che è meno della bandiera ma magari gli farà trovare squadra.
Roberto Chiesa
Le interviste a Paolo Balloni (Presidente Gavorrano), Biagio Amati (Presidente Rimini) e Luca D'Angelo (Allenatore Rimini)
Ancora un minuti e ci potrebbe essere ancora gloria per Baldazzi, ottimo il break, bello il petardo appena fuori. La Toscana si organizza un paio di volte prende anche un legno di sfiga che non cambierebbe comunque l'oggetto del pomeriggio. Nel giro di poco va ancora dentro il Rimini, Taddei si invola e non trova tempo e spazio per il tiro ma l'appoggio comodo per Morga.
L'unica preoccupazione in attesa del secondo tempo e' tutta per Luca D'Angelo. Riuscirà a farcela dentro quello scaramantico giubbottino in pelle che fa pensare al coccolone più che alla salvezza. Alla fine vince la versione crisi del cappotto di Ulivieri. Ce la farà, tanto per dire tal Callai vice Orrico fa un paio di cambi così per passare il tempo. Si fa male Taddei che cade sulla spalla ed è un gran peccato infortunarsi così. Sono le scorie di una stagione maledetta finita bene e di un'estate rovente al capitolo rifondazione. Cercasi forze fresche per ricominciare con prospettive un po' diverse. Nocciolini, a festa inoltrata, segna un gol che è meno della bandiera ma magari gli farà trovare squadra.
Roberto Chiesa
Le interviste a Paolo Balloni (Presidente Gavorrano), Biagio Amati (Presidente Rimini) e Luca D'Angelo (Allenatore Rimini)
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