Cambia il modo, ma non la sostanza. Quando viaggia il Forlì non rimedia punti e finisce sempre alla stessa maniera anche se stavolta addirittura si fa male in modo crudele. Riesce a perdere 2-1 dopo esser stata avanti a 12 minuti dalla fine e dopo anche aver sprecato almeno due volte il 2-0. Il Pontedera è tutto o quasi nei tentativi di Gigi Grassi, rigorosamente da molto lontano come da lontano arriva il primo squillo forlivese. Fantoni misura la febbre a Ricci, la palla non è poi così fuori. Il match si accende nella ripresa, quando gli ospiti passano. Serpentina dell'imprendibile Melandri, Castellani raccoglie e deposita nella porta vuota la palla che a quel punto può essere anche quella dell'inversione di tendenza. Perché di qui in poi è quasi solo Forlì, Forte va vicinissimo a chiuderla, ma la spaccata va stretta di un paio di metri. Poi lo stesso attaccante potrebbe riscattarsi qualche minuto dopo, stavolta la porta c'è ma c'è anche Ricci. E dunque niente. Dal sonno profondo il Pontedera esce grazie al solito ottimo Grassi. Il talento tascabile prova ancora da lontano ed è una specie di one to one con la difesa del Forlì. A 12 minuti dal novantesimo i toscani trovano il pari con la difesa ospite schierata e bucata da un'idea del subentrato Cesaretti che per movimento e mira sembra tutto tranne che un difensore. L'1-1 riporta entusiasmo da una parte e cattivi pensieri dall'altra. E quindi il novantesimo è il minuto giusto per le beffe con i controfiocchi. Classica pallaccia sulla quale di testa arriva il più forte. Che però è anche il più piccolo. Al tirar delle somme, 2-1. Suerte.
Roberto Chiesa
L'INTERVISTA A ROBERTO ROSSI (Allenatore Forlì)
Roberto Chiesa
L'INTERVISTA A ROBERTO ROSSI (Allenatore Forlì)
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