Nel testacoda della quattordicesima, l'Ascoli mette la quarta – vittoria – mantenendo la vetta solitaria della classifica. Notte fonda al Garilli, dove un Alvini con le ore contate incassa la terza sconfitta consecutiva, nona negli ultimi tre mesi.
La differenza tecnica è subito lampante sul prato di Piacenza, con Enrico Alfonso subito impallinato al 17' quando un generoso Caso – di nome – concede un rigore ai piceni, che passano a condurre con Altinier.
Spazio per il contropiede: Chiricò per Berrettoni, ma il destro del capitano è da dimenticare.
La Pro cerca di rimettersi in carreggiata con Speziale, subentrato all'acciaccato Torri: Lanni fa buona guardia.
L'Ascoli, però, è di un'altra categoria. Probabilmente saranno due l'anno prossimo: Chiricò porta a spasso la difesa, Altinier raddoppia sotto porta. Al 39' è già finita.
Questo anche perché il gol che l'avrebbe riaperta viene giustamente annullato a Porcino, in evidente fuorigioco.
A inizio ripresa un ruspante Aliboni libera la conclusione di Speziale, ma ancora una volta Lanni chiude la saracinesca. Dalla parte opposta l'Ascoli archivia la pratica: Chiricò per Mori, che di sponda regala il 3-0 a Mustacchio.
Il resto è accademia per i piceni, che conducono in porto il nono risultato utile consecutivo che toglie – se ma ci fosse stata – la maschera agli uomini di Petrone, partiti a fari spenti in un campionato che li annovera ufficialmente tra le pretendenti per la vittoria finale e quindi la promozione diretta in Serie B.
LP
La differenza tecnica è subito lampante sul prato di Piacenza, con Enrico Alfonso subito impallinato al 17' quando un generoso Caso – di nome – concede un rigore ai piceni, che passano a condurre con Altinier.
Spazio per il contropiede: Chiricò per Berrettoni, ma il destro del capitano è da dimenticare.
La Pro cerca di rimettersi in carreggiata con Speziale, subentrato all'acciaccato Torri: Lanni fa buona guardia.
L'Ascoli, però, è di un'altra categoria. Probabilmente saranno due l'anno prossimo: Chiricò porta a spasso la difesa, Altinier raddoppia sotto porta. Al 39' è già finita.
Questo anche perché il gol che l'avrebbe riaperta viene giustamente annullato a Porcino, in evidente fuorigioco.
A inizio ripresa un ruspante Aliboni libera la conclusione di Speziale, ma ancora una volta Lanni chiude la saracinesca. Dalla parte opposta l'Ascoli archivia la pratica: Chiricò per Mori, che di sponda regala il 3-0 a Mustacchio.
Il resto è accademia per i piceni, che conducono in porto il nono risultato utile consecutivo che toglie – se ma ci fosse stata – la maschera agli uomini di Petrone, partiti a fari spenti in un campionato che li annovera ufficialmente tra le pretendenti per la vittoria finale e quindi la promozione diretta in Serie B.
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