Pro Piacenza-Forlì 2-1

Al Forlì piace farsi male fino al masochismo, la squadra di Firicano domina per un tempo a Piacenza e poi esce sconfitta e con le ossa rotta. E' successo troppe volte in campionato, ma questo kappao obbliga i romagnoli a vincere la gara di ritorno per restare in Lega Pro. Alessandro che conclude fuori è l'unica cosa di un primo tempo piacentino dimesso al cospetto invece di un Forlì molto in palla e molto in partita. Scotti direttamente su Melandri, Alfonso trema. Sempre Melandri, praticamente immarcabile, questa volta cambia piede ma il portiere emiliano chiude il palo di competenza. Il vantaggio è nell'aria, meritato. E arriva grazie ad un eurogol: ancora Melandri spariglia la carta mentre Tommy Arrigoni spara un patriot che prende la punta del piede di un difensore e si infila imparabilmente. Il gol dovrebbe mettere le ali al Forlì, ma qui ritorna il vecchio Forlì. La palla resta troppo in area romagnola, la difesa traballa, il capitano Matteassi riporta con il minimo sforzo la Pro a galla prima dell'intervallo.
Ripresa con il nuovo entrato Schiavini a suonare la carica e la musica è decisamente cambiata: adesso la Romagna mette la testa dietro i guantoni e Scotti si allunga su Bacher. Dall'angolo nasce l'occasione che ribalta il match, Pastore prima si aggrappa a Speziale, poi lo molla quando l'arbitro ha già visto tutto. Dal dischetto il bicolore Alessandro, capello biondo e barba corvina, segna il 2-1. Adesso c'è tempo solo per un personalismo di Rosafio senza lieto fine. Al Morgagni sarà vincere o morire.

r.c.

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