Processo Aemilia, Iaquinta condannato a 2 anni di reclusione
A mettere nei guai l'ex Juve è stata la cessione di tre armi da fuoco – regolarmente denunciate – a suo padre Giuseppe, a sua volta condannato, sempre nell'ambito di Aemilia, a 19 anni di reclusione per associazione mafiosa. E che, fin dal 2012, era destinatario di un provvedimento del prefetto di Reggio Emilia che gli proibiva di utilizzare o possedere armi. Questo a causa delle sua frequentazioni con personaggi ritenuti affiliati alla 'ndrangheta, finiti a loro volta a processo.