È una condanna unanime quella che arriva dal mondo del calcio e non solo per gli insulti razzisti che hanno interrotto l'amichevole tra Pro Patria e Milan. Tre i calciatori di colore presi di mira dai tifosi locali, Muntari, Niang e sopratutto Boateng. Ed è stato proprio quest'ultimo a ribellarsi al ventiseiesimo del primo tempo, prima della clamorosa, ma condivisibile decisione di lasciare il terreno di gioco insieme ai compagni di squadra. È vergognoso che accadano ancora queste cose. Questo il commento del centrocampista rossonero, in riferimento all'episodio che lo ha visto protagonista. Dura anche la presa di posizione di Cesare Prandelli. Possiamo dire, finalmente.... ha detto il commissario tecnico dell'Italia, il nostro paese deve crescere e questo è il primo passo. Si tratta di un episodio inqualificabile – ha dichiarato il presidente della federcalcio Giancarlo Abete- abbiamo già investito la procura federale per accertare tutte le responsabilità. Ci costituiremo parte civile, ha affermato il presidente della lega pro Mario Macalli. Un episodio che ha fatto notizia non solo in Italia. Posso solo rendere onore alle decisione del Milan – ha detto il difensore del Manchester City, Vincent Kompany. Della stessa idea il capitano dello United, Rio Ferdinand. Boateng ha fatto la cosa più giusta. Decisa anche la posizione del tecnico rossonero, Massimiliano Allegri.
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