Il popolo della Regia festeggia solo prima. Perchè il Tazzio si traveste da Zeman e la combina grossissima alla seconda della classe. E' una partita che sfugge a controlli e commenti e si apre con La Mantia più lesto di Feola e infila di testa il vantaggio sammarinese. Il match si apre subito e diventa la fiera del gol, Alessi (il fuorigioco è solo sospetto) si infila tra le maglie della difesa e ripristina il pareggio. Succede in continuazione qualcosa: i sonnacchiosi centrali emiliani danno forza alla voglia di gol di Coto. Tempi e sinistro sono da Premier League. I vecchi difetti, quelli che normalmente uccidono il San Marino riemergono sul filo dell'intervallo. Intanto un bomber di lungo corso come Ruopolo non può non farsi ispirare dalla combinazione Alessi-Bruccini e soprattutto dalla respinto corta di Vivan. Non basta perchè i biancazzurri vanno anche sotto, questa volta è Angiulli a tirarci ma è soprattutto il rimbalzo ad ingannare il portiere. Cosa può succedere più di così? Tutto. Perchè dalla torre servizi esce un San Marino che ci crede. Ci crede e ci prova. La barriera sporca la punizione di Sensi, il palo la rimette in gioco e Alvaro Armada trova la spaccata da consumato attaccante, lui che attaccante non è. Il pallottoliere fiammeggia e Sensi aggiunge un posto a tavola, bellissima l'esecuzione del nuovo vantaggio e di un 4-3 impronosticabile appena un'ora prima. Palla al centro e altro giro, respinta corta della difesa e 4-4 firmato Angiulli. Ma le sere magiche sono magiche proprio perchè infinite. La Mantia di testa fa 5-4, lega le campane che suonavano a morto, e scuote il torpore di una squadra finalmente in corsa e da corsa. Anche se sembrava Zeman, son tre punti del Tazzio.
Roberto Chiesa
Nel video l'intervista di Lorenzo Giardi a Fabrizio Tazzioli, allenatore San Marino
Roberto Chiesa
Nel video l'intervista di Lorenzo Giardi a Fabrizio Tazzioli, allenatore San Marino
Riproduzione riservata ©