Si gioca una settimana dopo, Reggiana-Feralpisalò: un incontro che i gigliati sognavano essere quello del sorpasso in vetta e che invece diviene altrettanto importante per non perdere contatto con Venezia e Pordenone; questo per effetto dello scivolone di Forlì nello scorso fine settimana.
Sono però gli ospiti a sfiorare il vantaggio già al 9', quando Aquilanti carica un destro a tutta gamba che incoccia sulla faccia inferiore della traversa a Perilli battuto; Gerardi poi non trova la porta in girata.
La Reggiana non si scompone ed inizia a macinare gioco: Cesarini raccoglie il suggerimento di Pedrelli e rovescia dalle parti di Calvano, che gestisce al meglio una sfera riciclata per l'accorrente Manconi, murato da Davi.
Ancora Calvano al cross, stavolta su innesco di Guidone: Angiulli fruga nel mazzo, ma senza trovare il jolly.
La fascia destra è la prediletta dai granata: Manconi prova a sorprendere Livieri, attento sul tiro-cross.
Si conferma in pieno controllo dell'incontro anche nella ripresa la Reggiana, che lo sblocca dopo meno di due minuti dal ritorno in campo: da Calvano a Cesarini, il piattone mancino vale la prima esultanza a Reggio per il 27enne ligure.
Il gol sveglia la Feralpi, pericolosa con Gerardi: preciso e puntuale nell'intervento in due tempi Perilli. C'è poi una deviazione a negare l'1-1 allo stesso Gerardi, che porta a casa un angolo.
É il miglior momento ospite: Guerra vince il rimpallo e calcia al volo, Perilli così così, poi Sabotic ci mette una pezza anticipando Staiti sul più bello.
Cresce esponenzialmente la prestazione gardense, ma il gol non arriva per l'imprecisione di Guerra e la personalità di Perilli, capace di neutralizzare ogni pallone crossato in area, fino all'ultima – liberatoria – parata sul destro telefonato di Romero.
Il Mapei Stadium esulta per l'ottavo successo granata: nessuno come quelli di Colucci tra le mura amiche. La vetta torna così a distare due punti e l'ultima del girone d'andata c'è il derby di fuoco col Parma.
LP
Sono però gli ospiti a sfiorare il vantaggio già al 9', quando Aquilanti carica un destro a tutta gamba che incoccia sulla faccia inferiore della traversa a Perilli battuto; Gerardi poi non trova la porta in girata.
La Reggiana non si scompone ed inizia a macinare gioco: Cesarini raccoglie il suggerimento di Pedrelli e rovescia dalle parti di Calvano, che gestisce al meglio una sfera riciclata per l'accorrente Manconi, murato da Davi.
Ancora Calvano al cross, stavolta su innesco di Guidone: Angiulli fruga nel mazzo, ma senza trovare il jolly.
La fascia destra è la prediletta dai granata: Manconi prova a sorprendere Livieri, attento sul tiro-cross.
Si conferma in pieno controllo dell'incontro anche nella ripresa la Reggiana, che lo sblocca dopo meno di due minuti dal ritorno in campo: da Calvano a Cesarini, il piattone mancino vale la prima esultanza a Reggio per il 27enne ligure.
Il gol sveglia la Feralpi, pericolosa con Gerardi: preciso e puntuale nell'intervento in due tempi Perilli. C'è poi una deviazione a negare l'1-1 allo stesso Gerardi, che porta a casa un angolo.
É il miglior momento ospite: Guerra vince il rimpallo e calcia al volo, Perilli così così, poi Sabotic ci mette una pezza anticipando Staiti sul più bello.
Cresce esponenzialmente la prestazione gardense, ma il gol non arriva per l'imprecisione di Guerra e la personalità di Perilli, capace di neutralizzare ogni pallone crossato in area, fino all'ultima – liberatoria – parata sul destro telefonato di Romero.
Il Mapei Stadium esulta per l'ottavo successo granata: nessuno come quelli di Colucci tra le mura amiche. La vetta torna così a distare due punti e l'ultima del girone d'andata c'è il derby di fuoco col Parma.
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