Reggiana spettacolo, 4-0 al Siena
Per la capolista sono 7 vittorie in 8 partite - senza reti subite - e 12 turni di imbattibilità.
La Reggiana dimostra tutta la sua forza abbattendosi su un Siena che ora come ora non può competere e, infatti, in campo non si percepisce. 4-0, 7° successo in 8 partite – senza reti subite nella striscia in questione – e 12 turni di imbattibilità per la capolista, sempre più salda al comando: con la caduta del Gubbio il distacco sulla prima inseguitrice, che adesso è il Cesena, diventa +5.
Regia in spinta fin dall'inizio, con la sponda di Pellegrini per la bordata alta di Cauz e il mancino appena a lato di Lanini. Anche qui su imbeccata di Pellegrini, che al giro dopo va giù in area sulla chiusura di Franco, regolare per il ben appostato arbitro. L'argine si rompe alla mezz'ora: Kabashi sfonda a destra su Favalli, riesce a tenerla in campo e mette in area piccola, dove Lanni non la prende e Muroni è più lesto di Raimo e Meli, toccando a porta sguarnita. E allo scadere di tempo, il bis: Pellegrini riceve a sinistra e punta l'area, Riccardi cicca la spazzata e a quel punto deve solo scaricare sul primo palo, con Lanni che ha battezzato l'incrociata e nulla può.
Con la ripresa, stesso andazzo: punizione dalla distanza di Lanini respinta da Lanni, poi imbucata di Libutti, Franco sfiora e Cauz se la ritrova sulla testa, senza la reattività giusta per inquadrare. Per cambiare di nuovo il tabellino ci vuole un'altra invenzione di Kabashi che s'accentra da destra e, dal limite, infila Lanni con un sinistro sì, centrale, ma anche forte e preciso sotto la traversa. Infine angolo di Rosafio, torre dell'appena entrato Sciaudone e poker di Lanini, ritrovatosi il pallone sulla riga di porta per il più semplice dei tocchi a rete. Timide proteste ospiti per un fuorigioco dell'autore del gol, fuorigioco che, in effetti, sembra esserci.
Il Siena mette finalmente la testa fuori solo all'88°, quando De Paoli calcia da lontano senza inquadrare. La Regia invece torna a farsi vedere con un altro angolo di Rosafio, Lanni sembra sempre un po' spaesato e Guglielmotti va di testa a botta sicura, Belloni è appostato sulla linea e quantomeno evita la manina ai suoi.
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