Le feste non hanno portato l'aria di rinnovamento che si confà al principio di ogni anno. Non in casa Bellaria, almeno. L'uscita odierna con il Mantova ha il sapore di resa, ha il sapore del "si salvi chi può". Ha potuto Izzillo, tornato a La Spezia. Potranno Cesca e Capogrosso, già con la valigia in mano. Potrà Perini, nella medesima situazione: lui però i tifosi li ha salutati dal campo.
I virgiliani dominano in lungo e in largo, il Bellaria - in evidente difficoltà - arriva dove può. C'è chi dice che i biancazzurri si siano allenati una sola volta durante la sosta. L'ingenerosa differenza di passo lascia più di qualche dubbio: il banco salta al 22', quando Floriano approfitta dell'assenza di Di Stefano - all'anagrafe terzino rimediato - per spingere sull'acceleratore. Lo slalom ai danni di Ferraioli e Del Pivo è solo preludio al gol numero tredici dell'ala nata in Germania.
Paradossalmente la partita termina qui. Un grandissimo intervento di Caroppo tiene in partita i sognatori: la realtà appare più simile ad accanimento terapeutico.
Da quell'angolo infatti nasce il gol del raddoppio, con Fortunato che ha tutto il tempo e lo spazio possibile per decidere cosa fare e farlo bene.
Non indugiamo nell'esultanza, visto che novanta secondi dopo l'episodio si ripete. De Respinis avvia un'azione di rimessa che, passata per i piedi educati di Gilioli e la rapidità di Floriano, diventa il gol del tre a zero, a firma proprio della punta scuola Milan.
Pietra tombale bella e pronta per la stagione fallimentare del Bellaria, per cui si materializza la sconfitta numero undici nelle ultime tredici partite, a secco di punti da metà novembre.
Perini è l'ultimo ad arrendersi, forse il prossimo a lasciare: suo il primo tiro in porta del Bellaria, a secondo tempo iniziato.
De Respinis su assist di Floriano cerca la doppietta ma trova Caroppo. Secondo tempo di gestione per i virgiliani, di patimento per chi gioca in casa. Garanzie sul futuro non ce ne sono, se poi non ti fischiano nemmeno un rigore grande così, non ci si può nemmeno attaccare ad effimeri piaceri del presente.
Grandi prova ad indorare la pillola: Festa non si fa sorprendere dal tocco di Rickler e mette in angolo, guadagnandosi il rinnovo imminente.
Così come Floriano, che di là fa quel che vuole: Di Stefano non lo prende nemmeno con gli occhi, Bramati è subito saltato. Poi sul traversone Caroppo ce l'ha, Masini con un braccio gliela toglie ma fa lo stesso: il Mantova cala il poker d'inizio anno.
Il mezzo miracolo citato da Iacobelli al termine del girone d'andata forse non basta più.
Luca Pelliccioni
BELLARIA (4-2-3-1): Caroppo; Di Stefano, Del Pivo, Sabatucci (dal 60' Grandi); Ferraioli, Perini; Beghetto (dal 60' Dal Poggetto), Pisanu (dal 70' Bramati), D'Angelo; Kyeremateng. A disp.: Guerci, Masullo, Riccardi, Leone. All.: Iacobelli.
MANTOVA (4-3-3): Festa; Cardin, Rickler, Bini, Pondaco; Fortunato (dal 69' Schiavini), Quadri, Gilioli (Creati dall'83'); De Respinis, Masini (dal 79' Rivi), Floriano. A disp.: Bavena, Olivi, Vecchi, Spinale. All.: Sabatini.
Arbitro: Paolo Formato (Torre, Grossi).
Ammoniti: Pisanu, Quadri, Del Pivo, D'Angelo.
Marcatori: Floriano 22', Fortunato 29', De Respinis 31', Masini 77'.
I virgiliani dominano in lungo e in largo, il Bellaria - in evidente difficoltà - arriva dove può. C'è chi dice che i biancazzurri si siano allenati una sola volta durante la sosta. L'ingenerosa differenza di passo lascia più di qualche dubbio: il banco salta al 22', quando Floriano approfitta dell'assenza di Di Stefano - all'anagrafe terzino rimediato - per spingere sull'acceleratore. Lo slalom ai danni di Ferraioli e Del Pivo è solo preludio al gol numero tredici dell'ala nata in Germania.
Paradossalmente la partita termina qui. Un grandissimo intervento di Caroppo tiene in partita i sognatori: la realtà appare più simile ad accanimento terapeutico.
Da quell'angolo infatti nasce il gol del raddoppio, con Fortunato che ha tutto il tempo e lo spazio possibile per decidere cosa fare e farlo bene.
Non indugiamo nell'esultanza, visto che novanta secondi dopo l'episodio si ripete. De Respinis avvia un'azione di rimessa che, passata per i piedi educati di Gilioli e la rapidità di Floriano, diventa il gol del tre a zero, a firma proprio della punta scuola Milan.
Pietra tombale bella e pronta per la stagione fallimentare del Bellaria, per cui si materializza la sconfitta numero undici nelle ultime tredici partite, a secco di punti da metà novembre.
Perini è l'ultimo ad arrendersi, forse il prossimo a lasciare: suo il primo tiro in porta del Bellaria, a secondo tempo iniziato.
De Respinis su assist di Floriano cerca la doppietta ma trova Caroppo. Secondo tempo di gestione per i virgiliani, di patimento per chi gioca in casa. Garanzie sul futuro non ce ne sono, se poi non ti fischiano nemmeno un rigore grande così, non ci si può nemmeno attaccare ad effimeri piaceri del presente.
Grandi prova ad indorare la pillola: Festa non si fa sorprendere dal tocco di Rickler e mette in angolo, guadagnandosi il rinnovo imminente.
Così come Floriano, che di là fa quel che vuole: Di Stefano non lo prende nemmeno con gli occhi, Bramati è subito saltato. Poi sul traversone Caroppo ce l'ha, Masini con un braccio gliela toglie ma fa lo stesso: il Mantova cala il poker d'inizio anno.
Il mezzo miracolo citato da Iacobelli al termine del girone d'andata forse non basta più.
Luca Pelliccioni
BELLARIA (4-2-3-1): Caroppo; Di Stefano, Del Pivo, Sabatucci (dal 60' Grandi); Ferraioli, Perini; Beghetto (dal 60' Dal Poggetto), Pisanu (dal 70' Bramati), D'Angelo; Kyeremateng. A disp.: Guerci, Masullo, Riccardi, Leone. All.: Iacobelli.
MANTOVA (4-3-3): Festa; Cardin, Rickler, Bini, Pondaco; Fortunato (dal 69' Schiavini), Quadri, Gilioli (Creati dall'83'); De Respinis, Masini (dal 79' Rivi), Floriano. A disp.: Bavena, Olivi, Vecchi, Spinale. All.: Sabatini.
Arbitro: Paolo Formato (Torre, Grossi).
Ammoniti: Pisanu, Quadri, Del Pivo, D'Angelo.
Marcatori: Floriano 22', Fortunato 29', De Respinis 31', Masini 77'.
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