Rimini: addio a Giovanni Righini
Storica figura del Rimini, Giovanni Righini scompare all’età di 83 anni. Gli esordi all'inizio degli anni Settanta come tecnico delle giovanili del Rimini. Tanti i ragazzi che ha allenato e contribuito a far crescere. Tra questi quello della formazione under 23 biancorossa, squadra nella quale militavano talenti del calibro di Bacchin, Berlini e Cinquetti. Poi l’approdo in prima squadra, come secondo di Natale Faccenda, Antonio Valentin Angelillo e Cesare Meucci.
Proprio con quest’ultimo, nella stagione 1975-’76 (sedendo in panchina per 12 partite come capo allenatore in sostituzione del convalescente mister Meucci), contribuì alla prima e storica promozione in Serie B dei biancorossi. Dopo una parentesi negli Allievi e nei Giovanissimi nazionali del Cesena e alla guida della prima squadra del San Marino, il cuore rimasto sempre biancorosso riportò Giovanni Righini sotto l’Arco d’Augusto.
Come tecnico dei giovanissimi, scoprì tra gli altri Igor Protti al quale rimase sempre molto legato. Tra le sue varie passioni le bocce, fu anche campione nazionale, e la politica al servizio della propria comunità, venne anche eletto consigliere comunale a Rimini. Nei primi anni del nuovo millennio fu osservatore per il Bellaria, all'epoca società affiliata al Brescia, dove tra gli altri scoprì l’ex biancorosso Daniele Simoncelli.
Negli ultimi anni di attività l’esperienza, sempre in riva all’Uso, a Mondo Calcio dove, grazie alla sua abilità nel calciare, fino a 77 anni ha allenato i portieri. Giovanni Righini era padre di Aldo, responsabile del settore giovanile del Rimini, e nonno di Luca, ex giocatore biancorosso, attualmente in forza a La Fiorita.