Pochi altri o forse nessuno identifica più di lui Rimini. Luca D'Angelo è il Capitano come ha ricordato la est. Un legame fortissimo che si basa sulla reciproca fiducia tanto da far apparire a caratteri cubitali lo striscione “ Ben tornato a casa Capitano”. Rimini ha adottato D'Angelo che di fatto si sente biancorosso dentro. Questa è stato l'unico momento di interesse di una gara che ha mostrato tutti i limiti attuali della squadra di Osio in fase offensiva e tutto il rispetto di un'Alessandria che in un certo senso non ha voluto infierire. Ai piemontesi un punto a Rimini sta benissimo, al Rimini il punto con la big delle big del campionato permette di muovere la classifica, ma certo non risolve i problemi di Osio. La classifica si fa difficile, undicesima posizione, che significa allo stato attuale spareggi per non retrocedere. Il prossimo mese calendario alla mano è decisivo. Il Rimini domenica affronta la Pergolettese, che oggi presenta il nuovo allenatore Firicano, in un scontro diretto che non ammette errori, lasciare punti a Crema significherebbe rimettere in corsa i diretti avversari e soprattutto il Rimini rischierebbe di compromettersi in maniera irrimediabile, in caso contrario invece la Pergolettese avrebbe già un piede in serie D. Poi arriveranno Mantova, Spal e Virtus Vecomp Verona, quattro sfide con formazioni da tenere lontane o su cui fare la corsa in questo torneo anomalo che terrà tutti con il fiato sospeso fino all'ultima giornata. Pesa come un macigno quel punto di penalizzazione. Il Rimini sta vivendo di rendita su quanto costruito nella prima parte di stagione, ma adesso tutto ciò non basta più. I biancorossi non prendono i 3 punti al Neri da 6 giornate e nelle ultime 11 hanno collezionato 10 punti. Le 2 vittorie arrivate nel girone di ritorno sono state centrate con le uniche due squadre già retrocesse : Bra e Bellaria. Crema domenica prossima è stazione principale
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
Riproduzione riservata ©