Sfida al sapor di tempi andati al Danilo Martelli di Mantova, tra i lombardi e il Rimini di Osio. Lo spettacolo, se possibile, ancor superiore a quella Serie B recentemente condivisa. Al primo vero affondo i romagnoli passano: Nicastro parte da destra e si accentra palla al piede, prima di esplodere il mancino del vantaggio, che trova Festa impreparato sul primo palo. Gol numero sei per Nicastro.
Il Mantova prova a suonare la carica con Vecchi, ma la conclusione da fuori è imprecisa. Fall dall'altra parte non è più chirurgico dell'omologo mantovano, e spara fuori bersaglio. Così come Nicastro che poco dopo prova a ripetere la prodezza del vantaggio: questa volta il palo battezzato è il secondo, Festa è fuori causa, ma la sfera non entra. Le occasioni da rete si faticano a selezionare, tante sono. Ma la giocata di Quadri merita di esser vista, anche e soprattutto perchè porta al pareggio firmato Masini, che ha il merito di frapporsi alla conclusione di Spinale.
Nella ripresa è il Mantova ad avere la prima palla buona: Scotti dice di no a Schiavini. Gol sbagliato, gol subito: sull'angolo di Sereni, Nicastro trova la coordinazione perfetta per siglare il gol da copertina con una sforbiciata da antologia. Mantova all'arma bianca: Spinale inspiegabilmente non trova la porta da zero metri, Scotti è strepitoso poi sul tiro-cross di Cardin.
Ma col Mantova, come col Rimini, il finale non è mai certo: il neo entrato De Respinis risponde così al gran gol di Nicastro e all'83' rimette tutto in piano. Quattro minuti dopo Zanetti firma addirittura la clamorosa rimonta che sembra spezzare la gambe ai giocatori di Osio, in vantaggio per 83 minuti. Ora è il Rimini a caccia del miracolo e come spesso accade il recupero è terra prediletta dei romagnoli: Martinelli inventato attaccante trova l'ennesimo gol in acrobazia che mette la parola fine su un match appassionante e ricco di gol, che non muove tanto le classifiche ma sottolinea una volta di più il carattere dei giocatori di Marco Osio.
Luca Pelliccioni
Il Mantova prova a suonare la carica con Vecchi, ma la conclusione da fuori è imprecisa. Fall dall'altra parte non è più chirurgico dell'omologo mantovano, e spara fuori bersaglio. Così come Nicastro che poco dopo prova a ripetere la prodezza del vantaggio: questa volta il palo battezzato è il secondo, Festa è fuori causa, ma la sfera non entra. Le occasioni da rete si faticano a selezionare, tante sono. Ma la giocata di Quadri merita di esser vista, anche e soprattutto perchè porta al pareggio firmato Masini, che ha il merito di frapporsi alla conclusione di Spinale.
Nella ripresa è il Mantova ad avere la prima palla buona: Scotti dice di no a Schiavini. Gol sbagliato, gol subito: sull'angolo di Sereni, Nicastro trova la coordinazione perfetta per siglare il gol da copertina con una sforbiciata da antologia. Mantova all'arma bianca: Spinale inspiegabilmente non trova la porta da zero metri, Scotti è strepitoso poi sul tiro-cross di Cardin.
Ma col Mantova, come col Rimini, il finale non è mai certo: il neo entrato De Respinis risponde così al gran gol di Nicastro e all'83' rimette tutto in piano. Quattro minuti dopo Zanetti firma addirittura la clamorosa rimonta che sembra spezzare la gambe ai giocatori di Osio, in vantaggio per 83 minuti. Ora è il Rimini a caccia del miracolo e come spesso accade il recupero è terra prediletta dei romagnoli: Martinelli inventato attaccante trova l'ennesimo gol in acrobazia che mette la parola fine su un match appassionante e ricco di gol, che non muove tanto le classifiche ma sottolinea una volta di più il carattere dei giocatori di Marco Osio.
Luca Pelliccioni
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