Rimini, parte l'avventura: si sogna in grande ma prima va fatta la squadra
Una progetto ambizioso che richiede tempo, programmazione e soprattutto fondi. Grassi assicura che onorerà gli impegni ma per sua stessa ammissione è tutt'altro che uno sceicco. E allora la nuova società dovrà essere brava – parola del patron – nell'autogenerazione delle proprie risorse, sia sportive che finanziarie. Innanzitutto creando un settore giovanile che sia in grado di fornire ogni anno 3 o 4 innesti alla prima squadra, collaborando con le piccole realtà locali senza fagocitarle. E poi c'è la questione stadio, che nei progetti di Grassi dovrà essere ristrutturato e integrato con bar e ristoranti.
RM