Sasso Marconi non pervenuto davanti a un Rimini che, tra un legno e l'altro, trova pure il tempo per impacchettarsi un 3-0 senza appello. Che vale l'allungo in vetta, perché il Lentigione si fa prendere nel recupero a Carpi e va a -6, pur con una gara in meno. In mezzo ora c'è il Ravenna, -5 ma anche una gara in più rispetto alla capolista.
Haveri scambia in fascia con Tonelli e imbuca per la spaccata di Mencagli, libero di colpire per l'1-0. È il 25° e da lì in poi il Rimini inizia a produrre a livello industriale. Piscitella s'accentra e calcia dal limite, Auregli devia sul palo. L'estremo emiliano è ancora attento quando Mencagli imbecca il destro di Andreis, per la verità tutt'altro che letale. Discorso ben diverso al 36°: asse Mencagli-Piscitella ad armare il mancino di Gabbianelli, Auregli devia sulla traversa, sul rimbalzo Piscitella se lo divora centrando il palo e ancora Auregli è strepitoso, di piede, su Andreis.
Rimini sciupone anche in avvio di ripresa: dalla sinistra, Gabbianelli offre un rigore in movimento per Mencagli che però, anziché spaccare la porta, fa sfumare il tutto con un improbabile appoggio a rimorchio. Mencagli che poi non arriva sull'assist di Tonelli, sul riciclo di Piscitella Andreis se la sistema e calcia, Auregli è sempre attento e alza. Così come su Piscitella, partito dal lato corto con un destro a giro troppo debole.
Per il tanto cercato raddoppio ci vuole l'ingresso di Tomassini, che tempo 1' e incorna in angolo basso il corner di Gabbianelli. È il 56° e tempo altri 6' arriva il ko: stavolta Gabbianelli affonda a destra e la mette praticamente sul dischetto per Tonelli, controllo, mancino secco e applausi del Neri. Ma non è finita, perché il Rimini ne ha ancora: punizione dal limite di Tomassini per il terzo palo del pomeriggio e poi filtrante di Gabbianelli a smarcare al tiro Ferrara, il cui tocco centra Auregli, carambola su Pedrelli e si spegne fuori dall'area.