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Romagnole, è l'ora di dimostrare quanto valete

17 nov 2012
L'ora della verità
L'ora della verità - Per le romagnole trasferte insidiose per determinare il ruolo potenziale in un campionato aperto. Il...
Solo il Santarcangelo in casa, che di tutte le romagnole ha da dipanare l’intreccio più complicato. Al Mazzola arriverà la Pro Patria, caduta una sola volta lontana da casa. La formazione di Masolini va a caccia di continuità dopo la vittoria casalinga sul Fano e i due pareggi stracittadini. Attenzione però alla qualità dei tre uomini offensivi di Firicano: Giannone, Cozzolino e Serafini sono platino per la categoria; per la difesa clementina non può esserci esame più probante della pressione che porterà il miglior attacco della Divisione.
Il Rimini andrà in scena a Mantova: al Martelli non ci sarà Rosini, uno dei più brillanti nelle ultime uscite. La caccia alla vittoria numero 2 passerà allora dalla vena di Morga e Baldazzi, considerata la perdurante indisponibilità di Riccardo Taddei che tornerà in gruppo martedì e – con tutti gli accertamenti del caso – in distinta per la trasferta di Alessandria. I mantovani hanno una delle difese più battute. Tra gli attacchi più abulici figura invece quello riminese: una delle due consuetudini dovrà cadere per invertire la rotta delle sfidanti.
Impegno lombardo anche per il Forlì, che in casa del Monza proverà a recuperare il feeling con la vittoria, mancante da quattro turni. Con Melandri sempre indisponibile e Filippi squalificato c’è aria di smazzata per Bardi che tenterà di rimanere agganciato al gruppetto di testa.
Infine il Bellaria, fagocitato nel caso fideiussorio, proverà a parlare solo di campo e lo farà nella tana dell’Unione Venezia. Longobardi e Gasparello sono volti noti del panorama nostrano, la verve di Lauria una spina da prendere con le pinze. Puntare sull’airone per volare: un must divenuto dogma dalle parti di Alfonso Pepe, che dovrà fare a meno di Masullo squalificato.

Luca Pelliccioni

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