Un primo giorno di scuola diverso ma sempre emozionante. Dopo Sporting Lisbona, due volte Manchester United, Real Madrid e Juventus Cristiano Ronaldo ha lasciato l'Europa per sposare il progetto – ambizioso e sicuramente redditizio – dell'Al-Nassr in Arabia Saudita. La fuga del 5 volte Pallone d'Oro dal Vecchio Continente segna la fine di un'era per il calcio, quella della splendida rivalità con il neo-campione del mondo Leo Messi. CR7 lascia il calcio che conta dopo 701 gol segnati coi club in carriera e il record di 140 centri in Champions League, la competizione che più di ogni altro l'ha reso grande con 5 successi.
Ronaldo convinto soprattutto dai 500 milioni di euro che l'Al-Nassr gli ha offerto per i prossimi due anni e mezzo di contratto da giocatore – rendendolo lo sportivo più pagato al mondo – e dagli altri 500 per essere l'uomo immagine dell'Arabia Saudita nella candidatura al Mondiale 2030. Un miliardo di euro per essere prima calciatore di una delle squadre più titolate del campionato, poi da ambasciatore: Cristiano Ronaldo volta pagina, cambia vita e diventa il nuovo re d'Arabia. Anche se, in questo contratto faraonico, ci sarebbe secondo alcuni media una clausola che permetterebbe al portoghese di tornare in Europa – più precisamente al Newcastle – in caso di qualificazione in Champions del club di proprietà di un fondo arabo riconducibile alla famiglia reale Saudita.
Voci, ipotesi: quello che è certo è che ora CR7 è un calciatore dell'Al-Nassr. A Riyad è pronto a segnare altri gol ed è pronto a distruggere nuovi record: perché Ronaldo, in qualsiasi campionato e a qualsiasi livello, vuole essere il numero 1.