Un punto nelle ultime due partite basta per restare davanti a tutti a 3 tappe dalla fine. Tutto gira alla perfezione al San Marino che mantiene la vetta solitaria e si prepara alla gara di mercoledi, ultimo vero ostacolo prima della discesa. Il derby va spezzettato in tre parti: prima mezz’ora favorevole al Santarcangelo superiore sul piano del gioco. Angelini, ha approfittato degli insoliti regali in chiave tattica offerti da Petrone, che sbaglia formazione. Out Pelagatti e Sorbera, il tecnico opta per un 4–3–3, o 4–3–2–1 che dir si voglia, che di fatto penalizza gli interpreti. Il settore di destra va in chiara sofferenza, i tre centrocampisti Loiodice – Del Sole e Amantini non trovano mai le giuste misure e Lapadula defilato non dà fastidio a nessuno. Subito il goal, la squadra rischia, ma ha il merito di non disunirsi, in questa seconda parte del derby il San Marino reagisce ma senza idee. Terza parte: Petrone corregge i suoi errori. Toglie un centrocampista e allarga la squadra, tornando al lineare 4–4–2 con Villnova e Poletti sugli esterni, e Lapadula più vicino alla porta è tutta un’altra cosa. Non è un caso che il pareggio ha origine proprio da una giocata di Villanova. Il derby ha anche un extra time: la società del San Marino calcio, continua a boicottare le richieste dei giornalisti. Il capitano Davide Poletti non ha diritto di parola e fugge già da qualche settimana, unico modo per confermare il suo addio. Chi segue le gesta del club attraverso i media, e non sono pochi,ha diritto di sentire la voce di chi guida,con la fascia al braccio,questa squadra verso l’obiettivo. Atteggiamenti puerili che rischiano di far passare in secondo piano una grande stagione.
Lorenzo Giardi
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