I numeri parlano chiaro. Prima del suo arrivo, il San Marino faceva 0,6 punti a partita (3 nelle prime 5 giornate). Con lui in panchina, i punti sono 1,9 e la zona playoff dista solo due punti. I meriti se li prendono i vari Doumbia, Poletti e Coda: lui, Leonardo Acori, lavora sotto traccia per far rendere al massimo la sua squadra. Le cifre, però, sono davvero da top player. O meglio, da top trainer.
Se ci si pensa bene, davvero non si capisce cosa ci faccia in Lega Pro, l'allenatore di Bastia Umbra. Un tecnico competente, con tanta esperienza e che ha fatto un buon lavoro in quasi tutte le piazze dove è stato. Nella sua ultraventennale carriera, Acori ha fatto registrare buoni risultati a Rieti, L'Aquila, Viterbo e Terni, in Serie D. Dopo una stagione non eccezionale a Ladispoli (stiamo parlando del '95/'96), è rimasto fermo una stagione prima di attestarsi alla guida del Gubbio, con cui ha vinto il campionato di D, ha riportato gli umbri tra i professionisti e ha esordito nell'allora Serie C2 con un settimo posto. Nel 1999/2000, Acori è ripartito dalla Sangiovannese, dove trascorre tre stagioni nelle quali vince il campionato di Serie D e inanella un sesto e un quinto posto in Seconda Divisione.
Poi, l'avventura che l'ha reso famoso, a Rimini. Il tecnico umbro prende i biancorossi in Seconda Divisione nel 2002 e li conduce subito al salto di categoria. In Prima Divisione arriva un quarto posto al debutto, prima della vittoria del campionato che, nella primavera del 2005, ha riportato il Rimini in Serie B. Al debutto in cadetteria Acori salva i romagnoli, prima di sfiorare la Serie A per due stagioni consecutive (un quinto e un settimo posto). Nel 2008/2009 Acori approda al Livorno, portando gli amaranto al terzo posto prima di essere esonerato proprio alla vigilia dei playoff.
Dal settembre 2009 all'aprile 2011 Acori vive poco meno di due anni complicatissimi. Assunto dal Benevento, viene esonerato per gli scarsi risultati, poi richiamato e nuovamente esonerato. Approda alla Cremonese nell'ottobre 2010, ma è una stagione storta per i grigiorossi: ad aprile arriva l'esonero.
Dopo oltre un anno di pausa, Acori è ripartito dalla Repubblica di San Marino dove sta ottenendo risultati che non hanno bisogno di essere avvalorati da nessuna parola. Il mister sta riuscendo a mantenere la sua squadra umile e determinata, capace di raccogliere sul campo i frutti del lavoro quotidiano. C'è da essere sicuri che, continuando così, il 58enne di Bastia Umbra inserirà nel suo curriculum un'altra grande stagione.
La Serie A non si è accorta di lui, dando spazio ad allenatori senza dubbio meno meritevoli e meno esperti. Ma, in fondo, che importa. Leo lascia buoni ricordi dovunque va e sa fare il suo lavoro. Questo è già un notevole riconoscimento.
Se ci si pensa bene, davvero non si capisce cosa ci faccia in Lega Pro, l'allenatore di Bastia Umbra. Un tecnico competente, con tanta esperienza e che ha fatto un buon lavoro in quasi tutte le piazze dove è stato. Nella sua ultraventennale carriera, Acori ha fatto registrare buoni risultati a Rieti, L'Aquila, Viterbo e Terni, in Serie D. Dopo una stagione non eccezionale a Ladispoli (stiamo parlando del '95/'96), è rimasto fermo una stagione prima di attestarsi alla guida del Gubbio, con cui ha vinto il campionato di D, ha riportato gli umbri tra i professionisti e ha esordito nell'allora Serie C2 con un settimo posto. Nel 1999/2000, Acori è ripartito dalla Sangiovannese, dove trascorre tre stagioni nelle quali vince il campionato di Serie D e inanella un sesto e un quinto posto in Seconda Divisione.
Poi, l'avventura che l'ha reso famoso, a Rimini. Il tecnico umbro prende i biancorossi in Seconda Divisione nel 2002 e li conduce subito al salto di categoria. In Prima Divisione arriva un quarto posto al debutto, prima della vittoria del campionato che, nella primavera del 2005, ha riportato il Rimini in Serie B. Al debutto in cadetteria Acori salva i romagnoli, prima di sfiorare la Serie A per due stagioni consecutive (un quinto e un settimo posto). Nel 2008/2009 Acori approda al Livorno, portando gli amaranto al terzo posto prima di essere esonerato proprio alla vigilia dei playoff.
Dal settembre 2009 all'aprile 2011 Acori vive poco meno di due anni complicatissimi. Assunto dal Benevento, viene esonerato per gli scarsi risultati, poi richiamato e nuovamente esonerato. Approda alla Cremonese nell'ottobre 2010, ma è una stagione storta per i grigiorossi: ad aprile arriva l'esonero.
Dopo oltre un anno di pausa, Acori è ripartito dalla Repubblica di San Marino dove sta ottenendo risultati che non hanno bisogno di essere avvalorati da nessuna parola. Il mister sta riuscendo a mantenere la sua squadra umile e determinata, capace di raccogliere sul campo i frutti del lavoro quotidiano. C'è da essere sicuri che, continuando così, il 58enne di Bastia Umbra inserirà nel suo curriculum un'altra grande stagione.
La Serie A non si è accorta di lui, dando spazio ad allenatori senza dubbio meno meritevoli e meno esperti. Ma, in fondo, che importa. Leo lascia buoni ricordi dovunque va e sa fare il suo lavoro. Questo è già un notevole riconoscimento.
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