Il maestro e l'allievo. Uno in tribuna a vedere il lavoro dell'altro in panchina. Anche per questo sarebbe stato interessante conoscere il pensiero di De Argila nel dopo partita, sarebbe stato bello sapere se il tecnico di Oviedo, fosse a conoscenza della presenza di 2 champions league, 2 coppe intercontinentali, 2 supercoppe europee, 1 scudetto, e una supercoppa italiana a cui va aggiunta una finale di un Mondiale. In sala stampa De Argila non si è presentato, convinto che non parlare dopo le vittorie, possa garantirgli maggior fascino. Rispetto, ma non condivisione. Intanto, ieri l'Arrigo Nazionale non deve aver incrementato il proprio bagaglio cultural/calcistico dopo San Marino – Albinoleffe, ennesima gara da questa categoria, e Armando Madonna l'ha ampiamente sottolineato. De Argila, davanti a Sacchi, una miglioria alla sua squadra l'ha portata. Il Titano ha battuto l'Albinoleffe, vittoria di prestigio, grazie ad una atteggiamento molto italiano e poco spagnolo. Fogacci e l'ottimo Russo hanno stazionato molto meno a ridosso della metà campo bergamasca. Conseguenza. Molti meno rischi, i vari Pesenti-Cisse' – Girasole- Corradi e Viola imbrigliati e resi quasi innocui. Bene. Il tecnico furbo e intelligente e colui che si è adatta al materiale che ha. E ieri De Argila ha dimostrato proprio questo. Curiosità. Il San Marino quando non subisce goal vince: vedi Como, Pavia e Albinoleffe. Adesso, purtroppo per il Titano arriva la sosta sempre indigesta negl'anni a questa squadra. Tra 15 giorni arriva la Cremonese. E se De Argila, si travestirà, come ha fatto ieri, da Trapattoni, può succedere che il Titano, Monte amico di Torrente, ne diventi il capolinea definitivo.
Lorenzo Giardi
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