E all'improvviso dal nulla spunta il nome di Filippo Medri. Buona carriera da giocatore, Cesena, Cagliari, Triestina e Ternana, un anno in serie A, diversi in B, ed ex serie C. Appese la scarpe al chiodo i primi passi da allenatore:allievi del Cesena per 6 anni, poi l'esperienza alla polisportiva Martorano in Eccellenza dove Medri vince il campionato e per la prima volta nella sua storia porta il Romagna Centro in Serie D. In questa stagione, quartultimo posto con 40 punti e salvezza ottenuta a fatica. Fermo restando che Filippo Medri potrà dimostrare il suo valore in una piazza come San Marino che ha una storia nettamente diversa rispetto al Romagna Centro, è evidente che si tratta dell'ennesima scommessa di Mancini. Il Presidente lo ha definito allenatore esperto della categoria con due sole stagioni alle spalle nella massima serie dilettantistica. Il nome dell'allenatore del San Marino scopre le carte: sarà un'altra stagione piena di incognite, con l'ennesima rivoluzione tecnica, in un campionato sconosciuto da 16 anni da San Marino, piazza abituata a lottare fino al 2012-2013 per i grandi obiettivi. Non è mai stata serie B nemmeno nell'era De Biagi, ma era molto più vicina la cadetteria, i Dilettanti erano lontani anni luce. Oggi con risorse economiche sempre più esili, e con un Presidente che continua a “scommettere” seppur in maniera corretta sugli uomini, il futuro sportivo di questa società, per anni piazza ambitissima da molti giocatori e allenatori di grande spessore, rischia di ridursi ad una polisportiva dilettantistica succursale del Cesena.
L.G
L.G
Riproduzione riservata ©
