E' così sono bastate 20 giornate alla Pro Piacenza, neanche nelle più rosee aspettative, per il sorpasso. 20 giornate in cui la “Pro” ha inanellato 21 punti contro i miseri 12 dei Titani. La neo promossa data per retrocessa da tutti,non merita i play out ma la salvezza diretta, e se non fosse per quel – 8 si ritroverebbe a soli 2 punti dalla tranquillità. Sono bastate 20 giornate per mettere in evidenza il fallimento delle politiche sportive della società San Marino Calcio. Retrocessa la politica dello scorso anno: 12 mesi che dovevano servire per gettare le basi, ed invece squadra in mano al “Tiki Taka De Argila” e una marea di giovani difficilmente impiegabili anche in eccellenza, poi l'arrivo di un tecnico come Agatino Cuttone sul quale, a quel punto, andava progettata anche questa stagione. Incredibile ma vero il Presidente Mancini, se possibile, riesce a fare anche peggio, nel campionato dove c'è un'unica retrocessione e dove una squadra appunto la Pro Piacenza parte da – 8. Retrocessa anche la politica di questa stagione: via Cuttone, squadra quasi confermato in toto: vecchi bolliti e giovani inadeguati, una macchina da far pilotare alla seconda guida spagnola, Alex Covelo allievo più “italianizzato” del “Tiki Taka”. Tutti scettici, ma non certamente Mancini, per il quale il calcio a San Marino deve aver una sola politica: quella della sperimentazione. Arriva Tazzioli, tecnico preparato ma da qualche anno fuori dalla Lega Pro: 4 punti in 7 giornate, per il condottiero di Barga che non è riuscito a raddrizzare il peschereccio biancoazzurro. Ieri l'ennesima conferma di una squadra a pezzi dal punto di vista caratteriale,come dichiarato dal tecnico nel dopo partita, e la domanda è:“adesso che sei ultimo come reagirai?”. Il 90% delle responsabilità di questa situazione sono della società. In 20 mesi di Presidenza Mancini, non c'è un solo obiettivo centrato: nessun giovane convocato nelle rappresentative, i così detti senatori promossi a giugno sono tutti ai margini, la squadra non si allena a San Marino, e il mercato di riparazione, per adesso, ha prodotto: un giovane che non ha mai giocato ad Ascoli, un centrocampista comprimario del Savona e un difensore dal buon curriculum ma pescato in serie D come Cammaroto. Se fino a ieri l'obiettivo era tenere dietro la Pro Piacenza, adesso è inseguire la Pro Piacenza. L'unico obiettivo per evitare lo sfascio.
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