San Marino, gran serata senza punti

L'effetto combinato mercato-Tazzioli produce un San Marino da corsa in grado di spaventare la capolista e con meriti che vanno ben oltre lo zero rimediato in classifica. La partenza è uno spettacolo: il brividone con Addae che si stampa sulla traversa e poi arriva il vantaggio che ammutolisce i tanti ascolani saliti allo Stadium: Benassi picchia lungo, il tocco di Pirrone rimette in gioco Musetti che aspetta l'uscita del portiere e lo pizzica sul palo di là da bomber consumato. Passano 4 minuti e la realtà è ancora più bella: Cicarevic imbastisce il contropiede che libera la corsa di Bregliano e la capacità di smarcamento di Musetti, bello solo sul secondo palo e pronto a bollare ancora. L'Ascoli barcolla, Sensi ci prova su punizione e Lanni è efficace, non impeccabile. Poi si vede l'ex Gigi Grassi: la prima volta per reclamare a qualche titolo un calcio di rigore, la seconda per mettersi in proprio su una punizione che fa volare Caio Secco.
La ripresa comincia con un un tiraccio che è avvisaglia di vento che cambia: Addae da 30 metri infila un missile che trova Caio Secco non troppo organizzato alla parata. La capolista ripiomba di forza sul match e lo riagguanta in meno di 10 minuti: Rossi vola via e la appoggia sulla testa di Altinier. Il 2-2 è cosa fatta. Adesso è il San Marino a traballare, Diawara si suicida pubblicamente con stop sbagliato e tranvata successiva. E' rigore che Altinier sfrutta per ribaltare completamente la serata. Segnali di vitalità, di vivezza arrivano dal Titano. Sensi prova una girata che meritava miglior sorte e forse ha qualche fondamento anche il mugugno per un traversone che Mustacchio, vicino quanto vuoi, intercetta con un braccio. E poi Baldazzi ad un passo da un debutto da ricordare si ferma al palo. Perchè la fortuna nel dubbio va sempre dove non c'è bisogno.

Roberto Chiesa

Nel video l'intervista a Riccardo Musetti

Nel video l'intervista agli allenatori Petrone e Tazzioli

San Marino, gran serata senza punti

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