San Marino-Lentigione senza sussulti: 0-0
In un primo tempo tutt’altro che gradevole l’unica fiammata arriva al 3°. Bertoli opta per il suicidio con un retropassaggio verso la porta sguarnita, Faccioli salva tutto entrando in spaccata su Spadafora e proseguendo l'opera su Gasperoni. Da qui al riposo il Lentigione schiaccia i Titani premendo sulle ali, ma il trio difensivo regge bene e occasioni vere non ne arrivano. Federico Tamagnini lancia sull'ala per la fuga di Bernasconi, sul cross che segue Gremizzi intercetta di testa prima che arrivi Kane. E sul susseguente corner di Tamagnini è sempre l'ex Jesina a murare la girata di Roma.
Dall'intervallo Muccioli rientra con Pasquini al posto dell’anonimo Battistini e il San Marino ha subito un altro passo. Traversone di Cannoni e testata in libertà di Gasperi, alto. Quindi rinvio di Pozzi il cui rimbalzo tradisce Rea e permette a Spadafora di puntare la porta, il passo però non è abbastanza convinto e il difensore può riprenderlo e limitarlo in angolo. Ma il meglio arriva su una punizione di De Cristofaro spizzata da Guarino: ancora Gasperi è appostato a qualche centimetro dallo specchio, ma va col piede sbagliato e se lo divora di nuovo.
Viste le difficoltà, Salmi s’affida all’esperienza di Guazzo, ex centravanti di Parma e Mantova. Il classe ’82 riesce a far tornare alti i suoi, ma nel box gli manca il guizzo. Tamagnini lo imbecca in area, Cevoli lo disturba e lui colpisce debole, così Pozzi se la ritrova in mano e, con qualche brivido di troppo, blocca. Tocca poi a Bernasconi servirlo due volte sullo stacco: nel primo caso s'incespica e Guarino spazza, nel secondo l'inzuccata è totalmente sballata e vale, all'81°, i titoli di coda.
RM
Simone Muccioli (allenatore San Marino) e Francesco Salmi (allenatore Lentigione)