Obiettivo playoff dunque, che per ora – proprio come i playout – distano 4 punti. E Che in D non mettono in palio la promozione, ma servono per determinare – in concorso con altri fattori economici e ambientali – la griglia degli eventuali ripescaggi. Ora però si riparte: allenatore nuovo, vita nuova, con un occhio al mercato. "Purtroppo nel calcio l'allenatore paga sempre per tutti, anche se le colpe non sono solo sue - dice il presidente del San Marino Luca Mancini - però era il momento giusto per cambiare, venerdì chiude il mercato e il nuovo allenatore avrà a disposizione qualche giorno per valutare la rosa a disposizione. Il vantaggio di Medri è che conosce la piazza e si sente anche un po' un mezzo incompiuto, vorrà dimostrare che l'altra volta ho sbagliato: le condizioni per raggiungere i playoff ci sono".
E c'è anche una stoccata "ambientale": "San Marino è una piazza straordinaria ma con molti problemi. Non abbiamo un campo dove allenarci, è come fossimo sempre in trasferta. Magari sarà anche colpa nostra, ma domenica abbiamo ospitato la capolista Matelica in casa e c'erano sì e no i parenti dei giocatori. Non c'è appeal, è difficile dare continuità a un progetto".
Per ora ci sono tre uscite e tre innesti, tutti negli stessi ruoli. Fuori il centravanti Zuppardo, il centrocampista Errico e il terzino Candolfi. Dentro Longobardi – 4 gol in 8 partite nel Girone A con Varese, ma è infortunato da metà ottobre – Miglietta e Mingucci. Due over 35 e un classe '98, tanto per allargare la forbice di una rosa nella quale sono quasi tutti o giovanissimi o ben stagionati. Due gruppi ben distinguibili anche nella cena di ieri, nella quale – come amaramente sottolineato da Mancini nel discorso finale – le matricole erano tutte in un tavolo e gli esperti nell'altro.
RM
Nel servizio le parole del presidente del San Marino Luca Mancini
E c'è anche una stoccata "ambientale": "San Marino è una piazza straordinaria ma con molti problemi. Non abbiamo un campo dove allenarci, è come fossimo sempre in trasferta. Magari sarà anche colpa nostra, ma domenica abbiamo ospitato la capolista Matelica in casa e c'erano sì e no i parenti dei giocatori. Non c'è appeal, è difficile dare continuità a un progetto".
Per ora ci sono tre uscite e tre innesti, tutti negli stessi ruoli. Fuori il centravanti Zuppardo, il centrocampista Errico e il terzino Candolfi. Dentro Longobardi – 4 gol in 8 partite nel Girone A con Varese, ma è infortunato da metà ottobre – Miglietta e Mingucci. Due over 35 e un classe '98, tanto per allargare la forbice di una rosa nella quale sono quasi tutti o giovanissimi o ben stagionati. Due gruppi ben distinguibili anche nella cena di ieri, nella quale – come amaramente sottolineato da Mancini nel discorso finale – le matricole erano tutte in un tavolo e gli esperti nell'altro.
RM
Nel servizio le parole del presidente del San Marino Luca Mancini
Riproduzione riservata ©