San Marino, Mancini: "Colpe non sono solo di Orecchia, ma era il momento giusto per cambiare. San Marino non ha appeal"
E c'è anche una stoccata "ambientale": "San Marino è una piazza straordinaria ma con molti problemi. Non abbiamo un campo dove allenarci, è come fossimo sempre in trasferta. Magari sarà anche colpa nostra, ma domenica abbiamo ospitato la capolista Matelica in casa e c'erano sì e no i parenti dei giocatori. Non c'è appeal, è difficile dare continuità a un progetto".
Per ora ci sono tre uscite e tre innesti, tutti negli stessi ruoli. Fuori il centravanti Zuppardo, il centrocampista Errico e il terzino Candolfi. Dentro Longobardi – 4 gol in 8 partite nel Girone A con Varese, ma è infortunato da metà ottobre – Miglietta e Mingucci. Due over 35 e un classe '98, tanto per allargare la forbice di una rosa nella quale sono quasi tutti o giovanissimi o ben stagionati. Due gruppi ben distinguibili anche nella cena di ieri, nella quale – come amaramente sottolineato da Mancini nel discorso finale – le matricole erano tutte in un tavolo e gli esperti nell'altro.
RM
Nel servizio le parole del presidente del San Marino Luca Mancini