"Covelo, resta al 100%" . Dopo le illazioni uscite sulla stampa di un possibile avvicendamento, il Presidente sgombra il campo dai dubbi e conferma il tecnico spagnolo. "Covelo, non si tocca - tuona il Presidente -, non è colpa sua se Fogacci, Ferrero e Russo commettono errori da debuttanti". In tanti casi cambiare non è servito a nulla, in altri, vedi l'Aquila, è servito eccome. Spesso si dice che non potendo tagliare i giocatori è il tecnico a pagare per tutti, chi decide di fare quel mestiere sa che è così, il calcio senza risultati è come un auto senza benzina. Lo scorso anno, in un campionato mediocre e senza retrocessioni, Mancini, decise di virare alla fine del girone di andata, Cuttone per De Argila, tra l'altro due filosofie calcistiche completamente diverse. Quest'anno le cose sono molto cambiate, le reti protettive non ci sono, e gli errori si pagherebbero a caro prezzo. Non dimentichiamo che il San Marino calcio ha due grandi virtù: la prima, non ha mai ricevuto punti di penalizzazione (merito delle società che si sono succedute), la seconda è che in 14 anni (2000-2014) il club non è mai retrocesso nei dilettanti. Mancini difende le sue scelte e lo farà almeno per altri 15 giorni, vale a dire le due gare in casa con Pro Piacenza e Ancona. Fallire anche queste due sfide, significherebbe prendere la " Via Dilettanti" e a quel punto le responsabilità non sarebbero più da individuare nella guida tecnica o nei giocatori , scelti o confermati dalla società
L.G
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