Le urgenze di classifica dicono che saper soffrire è più importante che saper dominare. E quindi nella domenica meno spavalda il Santarcangelo scopre il gusto di tre punti arpionati grazie ad una cattiveria agonistica fino ad ora sacrificata sull'altare del palleggio. Il vantaggio arrivato dopo 22 minuti più fanesi che gialloblu girano una partita sporca come il gol. Carezza di Paolo Rossi, Anastasi in qualche modo e rimpallo giusto per il primo centro tra i professionisti del giovane Parodi. L'improvviso muso davanti all'avversario carica i padroni di casa ora finalmente geometrici e incisivi capaci di creare un paio di belle occasioni per chiuderla a filo d'intervallo. Anastasi litiga con la pallissima del 2-0 e un po' si rivede un film già visto ma che oggi ha decisamente un altro finale e quindi anche un altro sapore. Soprattutto perchè Nardi, che nel finale sarà decisivo scalda i guanti prima del 45 quando i marchigiani magari non incantano ma hanno il merito di non uscire mai di partita. Con l'intervallo arriva l'inverno e la dormita che porta al pari. Dall'angolo sale Colombaretti che colpisce insalutato ospite e fissa quello che nessuno voleva nemmeno pensare. Qui cominciano sofferenze e ripartenze, la partita si spacca un colpo là e una qua. Nardi c'è sempre quando conta e il piede educato di Paolino Rossi svernicia la traversa. Masolini si gioca Pieri per rovesciare il tavolo e l'ex San Marino si presenta tutto solo davanti a Beni che un po' chiude e un po' se la trova addosso. Il gol arriva, sulla fiducia, qualche minuto dopo. Mischia furibonda, uno, due, tre tocchi. Le primarie le vince Anastasi, pare la scarpata decisiva sia roba sua. Finale tremendo, con biciclettona spaccapetto di Forabosco. E doppio Nardi. Anzi, doppietta di Nardi. Prima un gatto sulla capocciata di Marolda, poi magnifico su Allegretti. Mai come oggi il triplice fischio è agognato, simpatico, definitivo.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
Riproduzione riservata ©