Il Santarcangelo si è affidato al Cuttone bis per riuscire a tira fuori la nave dalle secche e se il buon giorno di vede dal mattino, i clementini possono almeno star certi di poterci provare fino alla fine, a salvarsi. I gialloblu ripartono dal Prato, in una sfida da vincere a tutti i costi. Argeri è la firma in chiusura di una partita che dalle parti del Mazzola si augurano sia quella della svolta.
Cuttone ha l'accortezza di non stravolgere l'assetto di una squadra a cui raramente è mancata la prestazione: il contestatissimo Vincenzo Esposito – dalla sua – si presenta in Romagna col tridente pesante Rubino-Fanucchi-Bocalon.
Un paio di opportunità per parte nei primi venti minuti, ma la sfida non si sblocca. Nemmeno sul destro a botta sicura di Guidone. Il Santarcangelo prende progressivamente in mano la partita, che però non vuole saperne di abbandonare lo stallo.
Il Prato del secondo tempo è come quello del primo: un fuoco di paglia che sembra poter attecchire fin dall'inizio, salvo sfumare nella foschia romagnola. Bocalon ha la palla giusta poco dopo l'ora di gioco, ma non trova la stoccata che generalmente non gli manca.
La partita si decide a cinque dal termine, quando una stupidaggine di Bagnai richia di compromettere il campionato del Prato: tocco di mano evidentissimo sul traversone di Traorè. Capone di Palermo non può non vedere ed Argeri ha la responsabilità di calciare quella che sembra ora una palla medica alle spalle di Ivusic. Con una personalità fuori dal comune, la punta del Santarcangelo non tradisce l'emozione e spiazza l'estremo avversario, facendo scattare in piedi la panchina gialloblu che sogna un'altra straordinaria salvezza. Ancora con lo zampino di Agatino Cuttone.
LP
INTERVISTA A: Samuele Olivi (Difensore Santarcangelo e protagonista della partita)
LE INTERVISTE A: Agatino Cuttone (Allenatore Santarcangelo) e Vincenzo Esposito (Allenatore Prato)
Cuttone ha l'accortezza di non stravolgere l'assetto di una squadra a cui raramente è mancata la prestazione: il contestatissimo Vincenzo Esposito – dalla sua – si presenta in Romagna col tridente pesante Rubino-Fanucchi-Bocalon.
Un paio di opportunità per parte nei primi venti minuti, ma la sfida non si sblocca. Nemmeno sul destro a botta sicura di Guidone. Il Santarcangelo prende progressivamente in mano la partita, che però non vuole saperne di abbandonare lo stallo.
Il Prato del secondo tempo è come quello del primo: un fuoco di paglia che sembra poter attecchire fin dall'inizio, salvo sfumare nella foschia romagnola. Bocalon ha la palla giusta poco dopo l'ora di gioco, ma non trova la stoccata che generalmente non gli manca.
La partita si decide a cinque dal termine, quando una stupidaggine di Bagnai richia di compromettere il campionato del Prato: tocco di mano evidentissimo sul traversone di Traorè. Capone di Palermo non può non vedere ed Argeri ha la responsabilità di calciare quella che sembra ora una palla medica alle spalle di Ivusic. Con una personalità fuori dal comune, la punta del Santarcangelo non tradisce l'emozione e spiazza l'estremo avversario, facendo scattare in piedi la panchina gialloblu che sogna un'altra straordinaria salvezza. Ancora con lo zampino di Agatino Cuttone.
LP
INTERVISTA A: Samuele Olivi (Difensore Santarcangelo e protagonista della partita)
LE INTERVISTE A: Agatino Cuttone (Allenatore Santarcangelo) e Vincenzo Esposito (Allenatore Prato)
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