La primula rossa del calcioscommesse si è consegnato. Almir Gegic, lo zingaro, l'uomo attorno al quale gira o può girare l'ultimo scandalo. E' sbarcato a Malpensa, dopo una latitanza nella quale ha toccato 7 paesi prima di decidere che vivere nascosti non è vivere. Meglio trattare e raccontare. Lo aveva fatto qualche giorno fa accogliendo nel suo ultimo rifugio serbo due inviati della Gazzetta dello Sport. Parole pubblicate dal quotidiano rosa che ora Gegic dovrà confermare e contestualizzare al Gip di Cremona Guido Salvini che lo interrogherà. Ha raccontato di aver comprato informazioni per indirizzare le sue scommesse. Una malattia. Ma di non aver mai minacciato nessuno. Rivela, e il magistrato gli chiederà conto di questo, di aver incontrato più di una volta un signore che gli offriva dritte sicure sulle partite di serie A ma di aver chiuso i rapporti dopo aver ricevuto una richiesta di 600.000 euro per le informazioni. E poi il Siena “uno spogliatoio di scommettitori” e Conte per parlare del quale una tv gli avrebbe offerto 5.000 euro. La beffa, se verificata, sta in un mandato di cattura italiano e svizzero. Da quando è stato spiccato dice di aver attraversato la frontiera decine di volte. L'ultimo messaggio. Mi avete preso solo quando l'ho deciso.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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