Soffiano venti di guerra, il pallone di Lega Pro è sgonfio e le norme annunciate per uscire dal cul de sac hanno messo tutti contro tutti. Si litiga attorno ad un concetto, l'impiego dei giovani, che in astratto è la miglior risposta alla crisi che morde e alle poche risorse disponibili. E sono proprio i criteri di ripartizione a dividere Lega e Associazione Calciatori.
In vista di una stagione di transizione specie per la Prima Divisione dove non sono previste retrocessioni, l'incentivo dovrebbe essere legato alla classifica e non solo all'età media. Così dice senza mezzi termini l'Aic si crea una generazione di professionisti che hanno solo carta d'identità e non altri requisti.
La presa di posizione fa incavolare il Presidente di Lega. Anni fa -tiene a ricordare Macalli- erano stati i calciatori a proporre l'età media in sostituzione del minutaggio. Faccia sciopero -se crede- ma la smetta di dettar legge.
Sarà fatta in sostanza la volontà delle società. Alla prossima.
Roberto Chiesa
In vista di una stagione di transizione specie per la Prima Divisione dove non sono previste retrocessioni, l'incentivo dovrebbe essere legato alla classifica e non solo all'età media. Così dice senza mezzi termini l'Aic si crea una generazione di professionisti che hanno solo carta d'identità e non altri requisti.
La presa di posizione fa incavolare il Presidente di Lega. Anni fa -tiene a ricordare Macalli- erano stati i calciatori a proporre l'età media in sostituzione del minutaggio. Faccia sciopero -se crede- ma la smetta di dettar legge.
Sarà fatta in sostanza la volontà delle società. Alla prossima.
Roberto Chiesa
Riproduzione riservata ©