Seconda Divisione: solo il Santarcangelo in casa

Il solo Santarcangelo a far gli onori di casa in terra di Romagna: nel futuro prossimo quel Cuneo che ha appena cambiato allenatore, tornando ad affidarsi ad Ezio Rossi dopo la poco proficua parentesi Sottil. Michele Rinaldi – già del Rimini in B – è l'ultimo colpo piemontese, che scenderà al Mazzola – pur privo di Hamlili e Torri – a caccia di punti per avvicinare la soglia salvezza. Una partita da prendere con le pinze per gli uomini di Fraschetti, che hanno vinto dieci delle ultime tredici partite. Lasciando da parte gli intrecci di mercato, che vedono raffreddarsi la pista che porta al livornese Regno in virtù di un potenziale arrivo dall'Entella del difensore Vittiglio, buone nuove arrivano dall'infermeria: Obeng e Bisoli torneranno infatti a disposizione di Fraschetti, che non vuole cali di tensione.
A caccia di continuità, invece, il Forlì. Non sarà facile trovarla a Meda, dove i galletti dovranno fare i conti con tante assenze: Barbagli squalificato; Boron, Docente e Nappello in dubbio per la sfida in casa di un Renate in grande forma, reduce da dieci punti in quattro partite. In più tra le mura amiche è arrivata una sola sconfitta sin ora. Roberto Rossi recupera Evangelisti e Gerolino. Appena arrivato al Morgagni Djuric, in prestito dal Cesena, che chiude le porte ad un possibile arrivo di Perini dal Bellaria.
Sul capitano biancazzurro ha messo gli occhi anche il Rimini, che dopo aver presentato Cesca nella giornata di ieri sogna il secondo grande colpo sull'asse. Nel mirino la trasferta più semplice dell'anno, almeno sulla carta. Il Bra non può fare paura, anche se la banda Osio non sta attraversando il suo migliore momento. Solo il Bellaria e i futuri avversari hanno fatto peggio nelle ultime cinque partite, in cui il Rimini ha ottenuto un solo punto in casa col Cuneo. Nello stesso periodo considerato, per ben quattro volte l'attacco è rimasto fermo al palo. A Cesca e Radoi – insieme a Fall – l'onore e l'onere di invertire la rotta.
Scorrendo la classifica a ritroso, appena dopo il Bra, c'è il Bellaria: quattro punti nelle ultime tredici partite sono pochi per poter sperare nella salvezza. Fanesi Ayala è il quarto allenatore diverso sulla panchina biancazzurra, che sta smobilitando l'esercito. Dopo Cesca, sul piede di partenza anche Perini e Capogrosso. Domani in casa della Pergolettese, con una squadra sempre più giovane. I miracoli sportivi esistono. La salvezza del Bellaria, però, pare addirittura fuori categoria.

LP

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