Semifinali Europei: sarà un Spagna-Portogallo all'insegna della fantasia
Questa Spagna, va detto si è un po’ italianizzata, efficace, non sempre spettacolare, a tratti noiosa e snervante con questo possesso di palla cinico e interminabile, a spese dell'avversario che si trova davanti, ma sempre vincente. E sempre più favorita. Madrid impazzisce per Xavi, Lisbona sa di avere in Cristiano Ronaldo, un giocatore in grado da solo di fare la differenza. Non scomodiamo il pibe de oro 1986, ma se quell’Argentina era Maradona dipendente, questo Portogallo senza CR7 ci va poco lontano. La Spagna c’è per la quarta volta consecutiva in semifinale, nelle ultime 4 manifestazioni disputate. Uno come Del Bosque non trascura i dettagli, e si è accorto che i suoi, dopo aver eliminato la Croazia, non si sono nemmeno abbracciati, quasi fosse routine. Il Commissario Tecnico spagnolo sa che questo atteggiamento non paga soprattutto di fronte alla stessa filosofia calcistica, Del Bosque ha bullonato la sua difesa. Dal goal di Di Natale, Casillas non ha più dovuto raccogliere altri palloni in fondo alla sua rete, e contro la Francia non ha dovuto nemmeno preoccuparsi della possibilità che questo potesse accadere, vista la sterilità delle (rare) manovre offensive dei transalpini. Con quest'altra gara a porta inviolata, sono otto le partite consecutive nelle fasi a eliminazione diretta di tornei maggiori in cui la Spagna non ha subito reti. Numeri impressionanti, è davvero una 'Invincibile Armada'? La risposta ce la potrà dare il Portogallo di Paulo Bento, e ancor di più di Cristiano Ronaldo. consuetudine superare certi ostacoli.
Lorenzo Giardi