Il Manuzzi apparecchia per oltre 12.000 commensali, ma la festa non c'è. Cioè c'è ma la fa lo Spezia che nei propositi della vigilia avrebbe dovuto lasciare le ambizioni a Cesena. Invece rinasce, Mangia copre bene tutto il campo, fa girare la palla e raddoppia sistematicamente su D'Alessandro e di fatto neutralizza i padroni con una trama regolare che diventa abbraccio mortale. Diventa spirale. Diventa tutto quello da cui Bisoli non riesce a sottrarsi. Nemmeno con i cambi che nonostante il nome non cambiano un bel niente e nonostante Succi avesse anche arpionato un pareggio che visto al microscopio era pure regolare. Passa con merito uno Spezia sfarzoso e finalmente squadra. Passa e tira a un posto nei play off, alimentando un calderone assolutamente infernale dal quale il Cesena ha sognato e chissà forse sogna ancora di uscire anzitempo attraverso il secondo posto. Una brutta versione del bianconero così rapace appena 7 giorni prima a Terni restituisce l'imprevedibilità ad un campionato che ha tantissime pretendenti e un solo padrone, il Palermo.
Roberto Chiesa
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