Dalla palude limacciosa il Cesena esce con un buon secondo tempo e due palle inattive che regalano al Manuzzi un successo da play off. Bisoli chiude la settimana più difficile del suo atto quarto senza il solito show sotto la curva. I fischi li ha sentiti e hanno fatto male a chi per carattere e per i tre anni passati pensa di doverne esserne al di sopra. Contro un Avellino più modesto, comunque in corsa, il tecnico rimette la palla a terra e privilegia i pesi leggeri. Le difficoltà a creare restano, ma il rientro di Capelli da alla retroguardia una solidità di antica memoria. E così il vantaggio trovato da un Camporese che prima si spacca la testa contro Izzo e poi dirà che non avrebbe esultato comunque. Motivi personali. E pazienza, il popolo se ne farà presto una ragione, così come Rastelli che prima ha giustamente protestato per un pugno di Coppola sfuggito a questa telecamera che poteva lasciare i bianconeri in 10, poi in 10 c'è rimasto lui perchè Peccarisi puntato da Garritano, ha scelto di strocarlo e mandare il talento scuola Inter sul dischetto. Venerdì sera a Padova l'anticipo contro una squadra che valori alti e punti pochi. Che ha speso tanto e raccolto pochissimo. Bisoli recupererà Cascione e comunque sarà chiamato a giocarla come spesso gli succede quest'anno. Da favorito.
Roberto Chiesa
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