Il primo sudatissimo punto ha una firma attesa e una a sorpresa. Quelle di Pierpaolo Bisoli e dell’eroe per caso Emanuele Belardi, secondo designato dal fallimentare progetto estivo e subito provvidenziale all’alba del nuovo corso. Ha salvato la baracca lui, nel secondo tempo, quando il Cesena è sparito dal campo rivelando il lato più doloroso di questo inizio. Quella ereditata da Bisoli è una squadra avvilita, spompata, e con 45 minuti nelle gambe. Che salva la pelle contro la Ternana, forse la peggiore della categoria, e lo 0-0 sanguinante è figlio di Bisoli, Belardi ma anche di tante assenze perché quando è costretto a pescare dalla panchina il tecnico non ha più alternative. Basta leggere una distinta nella quale compare il nome del solo Tonucci tra quelli che possono dire di aver fatto la serie B. In mezzo a questo mare di guai arrivano i fattori che riempiono la prima metà del famoso bicchiere. Il primo punto, ma anche la prima partita senza prendere gol. Si chiama morale, è la molla che fa scattare la testa mentre per le gambe l’impressione è che sarà un gioco lungo. Domenica al Manuzzi contro il rognosissimo Cittadella, Bisoli non avrà Morero (naso fratturato) e forse nemmeno Caldirola. Di fatto dovrà reinventare la terza linea a protezione di Belardi che a Terni si è preso la maglia da titolare e che è a tutti gli effetti il nuovo numero 1.
Roberto Chiesa
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