E' un pari brutto e scialbo quello che esce al termine dei 90 minuti di Gubbio-Sambenedettese. Due squadre che preferiscono non prendere gol piuttosto che farne, ed il risultato che ne viene fuori è ad occhiali.
Eppure la partenza sembrava promettente: Calderini prende palla dalla trequarti, non ci pensa due volte e calcia, sfera che si stampa sulla traversa con Marchegiani immobile.
La squadra di “Nanu” Galderisi risponde con una punizione insidiosissima di Piccinni. Parabola che scende all'ultimo e chiama Pegorin al grande intervento.
Da qui la partita si spegne: il 4-2-3-1 del Gubbio sbatte sulla difesa a 3, che poi diventa a 5, disegnata da Roselli. Marchi da una parte e la coppia Calderini/Ilari dall'altra non pungono e l'intervallo arriva presto.
La ripresa comincia con il Gubbio che sembra avere una marcia in più. Casoli si infila bene ma poi cestina tutto con il mancino. E' un fuoco di paglia perchè il match scivola via senza altri sussulti.
Solo nel finale c'è spazio per le proteste, ambo i lati: prima è il Gubbio a richiedere il penalty per un contatto dubbio tra Casiraghi e un difensore ma il direttore di gara Pashuku lascia correre così come nell'altra area quando Miceli svetta e la palla carambola sul braccio di Piccinni.
Nulla di fatto neanche in questo caso e derby cromatico che finisce 0-0, non accontentando nessuno.
AC
Eppure la partenza sembrava promettente: Calderini prende palla dalla trequarti, non ci pensa due volte e calcia, sfera che si stampa sulla traversa con Marchegiani immobile.
La squadra di “Nanu” Galderisi risponde con una punizione insidiosissima di Piccinni. Parabola che scende all'ultimo e chiama Pegorin al grande intervento.
Da qui la partita si spegne: il 4-2-3-1 del Gubbio sbatte sulla difesa a 3, che poi diventa a 5, disegnata da Roselli. Marchi da una parte e la coppia Calderini/Ilari dall'altra non pungono e l'intervallo arriva presto.
La ripresa comincia con il Gubbio che sembra avere una marcia in più. Casoli si infila bene ma poi cestina tutto con il mancino. E' un fuoco di paglia perchè il match scivola via senza altri sussulti.
Solo nel finale c'è spazio per le proteste, ambo i lati: prima è il Gubbio a richiedere il penalty per un contatto dubbio tra Casiraghi e un difensore ma il direttore di gara Pashuku lascia correre così come nell'altra area quando Miceli svetta e la palla carambola sul braccio di Piccinni.
Nulla di fatto neanche in questo caso e derby cromatico che finisce 0-0, non accontentando nessuno.
AC
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