Abbasso la scaramanzia, nel calcio, vero è successo di tutto, ma un Padova così capace di andare a vincere in casa di una delle squadre più in forma del campionato, ha schiantato definitivamente gli avversari. Promozione che diventa una formalità con il + 11 sulla Sambenedettese seconda in classifica. Non si può dire che sia stata una formalità battere un Bassano in partita fin dalle prime battute con Bindi costantemente messo sotto pressione. I vari Diop, Zonta, Minesso, Proia vanno ripetutamente alla conclusione senza trovare la via della rete, in un primo tempo che ha visto la squadra di Bisoli soffrire oltre misura un Bassano brillantissimo capace di confezionare almeno 3-4 situazioni da goal ma senza concretizzare. La differenza tra il Padova e le altre sta nella panchina. Bisoli, mette mano alla sua formazione mettendo dentro Pulzetti e sarà la mossa vincente. Primo tiro verso la porta del Padova ed è subito vantaggio: <strong>Sarno, punizione capolavoro, Grandi tocca quel tanto che basta per mandare sulla traversa, sfera nuovamente in campo, tocco in area di rigore per l'accorrente Ravenelli che di giustezza appoggia in rete. Il cinismo delle grandi squadre. E il Padova lo è. Il Bassano però non ci sta. Troppo il volume di gioco creato per accettare il vantaggio ospite: Zonta in verticale, Diop anticipa Bindi che lo stende calcio di rigore e ammonizione per il portiere biancoscudato: Minesso per il meritato pareggio. Le maggiori qualità degli ospiti sono certificate dall'azione del raddoppio: Cappello sulla sinistra converge, mette in mezzo, Pulzetti colpo di biliardo e Padova in orbita serie B. Nel finale i giallorossi più con l'orgoglio ma il risultato non cambierà più. A Bassano, Padova batte Bassano 2-1.
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