Serie C: Rimini, esonerato Martini. Mario Petrone nuovo allenatore
7 punti in 7 giornate per Righetti, 15 in 13 per Leo Acori, 10 in 12 per Marco Martini che si, è il più basso stando alle medie, ma non è molto lontano dai suoi predecessori. Alle 17 di oggi il comunicato della società con i soliti ringraziamenti in attesa di annunciare il nuovo allenatore. E già finita l'avventura di Marco Martini alla guida del Rimini che ha avuto il suo apice con quella vittoria a Pordenone che aveva illuso un po' tutti. Le tre sconfitte consecutive Fermana, Ravenna e quella di ieri con la Virtus Vecomp Verona hanno portato il Rimini a – 3 dalla Serie D, ultima piazza occupata dal Fano che domenica alle 16.30 si presenterà proprio al Neri ed ha una partita da recuperare. Il Rimini, a 6 giornate dalla fine, ha anche un solo punto dalla salvezza diretta, situazione molto complicata ma rimediabile. Il calendario: Fano, Sambenedettese e Renate in casa, Albinoleffe, Monza, e Vis Pesaro fuori. Ma sembrano proprio le prossime due, le gare decisive, quella di domenica con il Fano è cruciale, poi si penserà alla trasferta di Bergamo.
La scelta per salvare il Rimini è caduta su Mario Petrone. Il tecnico nato a Napoli, ma residente ad Olbia, ha appena compiuto 46 anni ed ha già maturato un'ottima esperienza. Capolavoro a San Marino dove ha vinto il campionato e lanciato Gian Luca Lapadula letteralmente esploso con lui. Si impone anche con il Bassano, è a quel punto che il suo nome comincia a circolare anche a buonissimi livelli. Ascoli, Catania e Pisa sono piazze che lo hanno temprato ulteriormente. Il suo non è certamente un calcio champagne, ma in Serie C serve sostanza e soprattutto serve grande capacità di esaltare il gruppo, e in questo, Petrone è un maestro. Legato alla Romagna e a San Marino in particolare, dove ha lasciato grandi ricordi, unico capace di vincere un campionato negli ultimi 20 anni, ha scelto Rimini per 2 motivi: crede nella salvezza dei biancorossi diversamente non avrebbe accettato, è innamorato della zona, e qui, da queste parti, Mario Petrone non può proprio sbagliare
L.G