Due vittorie contro il Nerostellati (ma quanta fatica) e il Fabriano Cerreto rispettivamente ultima e terz'ultima in classifica hanno illuso il San Marino fatto tornare alla realtà proprio dall'ex Pino Di Meo. Non c'è solo la sconfitta, seconda consecutiva, con autogoal di Cevoli, ma ad Agnone non c'è un solo tiro in porta da parte della formazione di Orecchia. Prestazione senza sussulti e senza mordente, che non è passata inosservata. Il Presidente Luca Mancini non ha tollerato l'atteggiamento e starebbero per partire i primi provvedimenti. Il Presidente non è affatto soddisfatto del rendimento, 14 punti in 10 partite, non corrispondono agli obiettivi stagionali, e la rosa, giudicata competitiva, al contrario mostra diverse lacune. Il primo a salire sul banco degli imputati è come sempre l'allenatore: Andrea Orecchia ad oggi è ancora il tecnico del San Marino ma un'altra sconfitta domenica in casa con il Campobasso potrebbe rappresentare il capolinea per l'allenatore biancoazzurro. L'altro osservato speciale è senza dubbio Liborio Zuppardo. Il centroavanti sembrava essersi ripreso dopo i due goal consecutivi con le ultime della classe, le prestazioni con Francavilla e Agnonese hanno fatto tornare le ombre sull'attaccante. In serie D il mercato si apre il primo dicembre e il Presidente è già alla ricerca di una alternativa, tutto potrebbe subire un accelerata nel caso Zuppardo e il San Marino decidessero in maniera consensuale di separarsi prima dell'inizio del mercato di riparazione. Non può essere ovviamente solo l'attaccante il capro espiatorio di una situazione non conforme agli obiettivi iniziali. Lo stesso Presidente, parlando di San Marino al vertice, ha sopravvalutato una rosa attualmente all'undicesimo posto in classifica e con ben 11 punti di ritardo dal Matelica.
L.G
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