La nona di Serie A è come la nota sinfonia per la Roma, pronta a tirar fuori lo spartito dell'Inno alla Gioia. A far la differenza ancora una volta è il direttore d'orchestra: Garcia capovolge una partita dalle prospettive funeste (in 10 ad Udine per l'espulsione di Maicon) con il cambio decisivo. Fuori Pjanic, dentro Bradley: dallo statunitense il gol partita.
Tengono il passo Juve e Napoli. I bianconeri reduci da due sconfitte con Fiorentina e Real Madrid tornano a vincere in casa col Genoa, affossato nel primo tempo sotto i colpi di Vidal, dal dischetto, e Tevez.
Con lo stesso risultato il Napoli ha mantenuto le distanze dalla Roma all'ora di pranzo: doppietta di Higuain dagli undici metri, tra le proteste di Ventura, per aver ragione del Torino.
Il sabato ci ha raccontato di una Sampdoria tornata a vincere in casa dopo mesi, grazie alle rete di Mustafi su calcio d'angolo. Vittima l'Atalanta.
Il serale a San Siro è stata la fiera del gol: 4-2 tra Inter e Verona, con mattatori Guarin a Palacio. L'autogol di Moras ha aperto la sfida, il raddoppio firmato dal Trenza. Martinho illude i veronesi, nuovamente sotto di due prima del duplice fischio per mano di Cambiasso. Nella ripresa un gol per parte, firmati Rolando e Romulo fissano il risultato finale.
La prima vittoria del Bologna arriva contro il Livorno: decisivo un gol nei primi minuti di Crespo.
Il nuovo fanalino di coda è ora il Chievo, che pure passa in vantaggio al Bentegodi contro la Fiorentina grazie alla capocciata di Cesar. Una doppietta di Cuadrado però ha regalato ai viola il quarto posto a quota 18 in coabitazione con l'Inter.
Senza reti la sfida del Massimino tra Catania e Sassuolo.
Spettacolo e batticuore, invece, al Tardini: Marco Parolo impiega undici minuti per bucare la rete del Milan, difesa da Gabriel. Il raddoppio ducale arriva in dirittura d'arrivo del primo tempo, ad opera dell'ex Cassano. Nella ripresa il Milan per poco non confeziona l'ennesima rimonta, ma i gol di Matri e Silvestre risultano inutili a causa della bastonata su punizione di Marco Parolo che al 93' fa saltare il banco.
A chiudere l'analisi e la giornata è stato il posticipo Lazio-Cagliari. Gli isolani reggono bene l'impatto iniziale contro una Lazio raramente pericolosa, che trova in panchina l'uomo della provvidenza. Non un nome nuovo quello di Miroslav Klose, che segna il gol partita e si procura il rigore del definitivo 2-0 trasformato da Candreva.
Mercoledì la decima giornata, con il testa-coda Roma-Chievo per scrivere - in caso di vittoria capitolina - una nuova pagina, alla voce record, della Serie A.
Luca Pelliccioni
Tengono il passo Juve e Napoli. I bianconeri reduci da due sconfitte con Fiorentina e Real Madrid tornano a vincere in casa col Genoa, affossato nel primo tempo sotto i colpi di Vidal, dal dischetto, e Tevez.
Con lo stesso risultato il Napoli ha mantenuto le distanze dalla Roma all'ora di pranzo: doppietta di Higuain dagli undici metri, tra le proteste di Ventura, per aver ragione del Torino.
Il sabato ci ha raccontato di una Sampdoria tornata a vincere in casa dopo mesi, grazie alle rete di Mustafi su calcio d'angolo. Vittima l'Atalanta.
Il serale a San Siro è stata la fiera del gol: 4-2 tra Inter e Verona, con mattatori Guarin a Palacio. L'autogol di Moras ha aperto la sfida, il raddoppio firmato dal Trenza. Martinho illude i veronesi, nuovamente sotto di due prima del duplice fischio per mano di Cambiasso. Nella ripresa un gol per parte, firmati Rolando e Romulo fissano il risultato finale.
La prima vittoria del Bologna arriva contro il Livorno: decisivo un gol nei primi minuti di Crespo.
Il nuovo fanalino di coda è ora il Chievo, che pure passa in vantaggio al Bentegodi contro la Fiorentina grazie alla capocciata di Cesar. Una doppietta di Cuadrado però ha regalato ai viola il quarto posto a quota 18 in coabitazione con l'Inter.
Senza reti la sfida del Massimino tra Catania e Sassuolo.
Spettacolo e batticuore, invece, al Tardini: Marco Parolo impiega undici minuti per bucare la rete del Milan, difesa da Gabriel. Il raddoppio ducale arriva in dirittura d'arrivo del primo tempo, ad opera dell'ex Cassano. Nella ripresa il Milan per poco non confeziona l'ennesima rimonta, ma i gol di Matri e Silvestre risultano inutili a causa della bastonata su punizione di Marco Parolo che al 93' fa saltare il banco.
A chiudere l'analisi e la giornata è stato il posticipo Lazio-Cagliari. Gli isolani reggono bene l'impatto iniziale contro una Lazio raramente pericolosa, che trova in panchina l'uomo della provvidenza. Non un nome nuovo quello di Miroslav Klose, che segna il gol partita e si procura il rigore del definitivo 2-0 trasformato da Candreva.
Mercoledì la decima giornata, con il testa-coda Roma-Chievo per scrivere - in caso di vittoria capitolina - una nuova pagina, alla voce record, della Serie A.
Luca Pelliccioni
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